domenica 25 maggio 2008

Ponte sullo Stretto: riparte progetto, prima pietra nel 2010



2008-05-24

tratto da ansa.it (di Paolo Rubino)

ROMA - La prima pietra a metà del 2010, con l'obiettivo ambizioso di inaugurare il ponte sullo Stretto di Messina a inizio 2016: il nuovo governo vuole mantenere la promessa fatta in campagna elettorale e, tra le sue prime mosse, riavvia il progetto da 6 miliardi di euro. Il ministro Altero Matteoli, che muove i primi passi alla guida del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ha immediatamente riaperto il dossier, ha studiato le carte, ed in tempi brevissimi ha scritto a Pietro Ciucci, il presidente della società "Stretto di Messina" incaricata di seguire il progetto. Matteoli è chiarissimo: premette che per il governo il progetto è di "carattere prioritario" per indicare che "é pertanto necessario porre in essere nei tempi più brevi tutte le condizioni per la ripresa delle attività inerenti alla costruzione".

La società Stretto di Messina, controllata dall'Anas con l'81,8%, e partecipata anche da Rfi del gruppo Ferrovie e dalle Regioni Calabria e Siciliana (dopo il riassetto di due anni fa, quando era in mano a Fintecna), torna così a lavorare, lasciandosi alle spalle l'ipotesi di scioglimento che era stata valutata sotto il precedente governo. Per Pietro Ciucci, che indica i tempi ipotizzabili per la realizzazione del ponte, inaugurare il ponte nel 2016 è "un obiettivo impegnativo ma possibile". La lettera di Matteoli riavvia ufficialmente l'iter. E' ancora valido il contratto con Impregilo, la capofila della cordata che nel 2005 si è aggiudicata la gara per la realizzazione del ponte battendo i concorrenti guidati da Astaldi) con una offerta da 3,88 miliardi. "I contratti stipulati sono tutti validi", conferma Ciucci: "Sarà necessario un aggiornamento della convenzione che lega la società Stretto di Messina con il concedente, il ministero delle Infrastrutture". Occasione per "affinare il timing e aggiustare il piano di copertura economico finanziario", ed "il prossimo anno dare l'ordine di inizio attività al contraente generale Impregilo".

Viene così dissepolto il progetto considerato inserito tra le grandi opere della Legge Obiettivo dal precedente governo Berlusconi, poi congelato dal governo Prodi che nell'assegnazione delle risorse disponibili aveva preferito dare priorità ad altre opere, ed oggi rilanciato dal ritorno di Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi. Un altro segnale delle determinazione del nuovo governo potrebbe arrivare, nei prossimi giorni, con una specifica "delega al ponte" ad un sottosegretario alle Infrastrutture: un incarico che dovrebbe andare a Giuseppe Reina, esponente del Movimento per l'Autonomia che ha improntato la campagna elettorale anche su questa promessa. Reina ha voluto, oggi, sgomberare il campo dall'ipotesi che ci potesse essere un problema nel reperimento di risorse. Ed in particolare, come riportato da indiscrezioni di stampa, che il dirottamento di risorse verso altri impieghi, come il taglio dell'Ici, potesse pregiudicare l'obiettivo di garantire tempi rapidi. "Le risorse di cui si parla - ha detto il sottosegretario - non potrebbero materialmente essere utilizzate ai fini della realizzazione sia del Ponte sia di altre opere infrastrutturali per le quali il pregresso governo ne aveva ipotizzato l'utilizzo. Le risorse che, al contrario, servono per la realizzazione del Ponte e quelle che occorreranno per le altre infrastrutture saranno trovate necessariamente e introdotte nella programmazione economica di questo governo".

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