sabato 22 dicembre 2007

ZAPPING



SABATO 22 DICEMBRE, ORE 20.30, la7

LA MEMORIA HA UN COSTO


A 15 anni dalle stragi di Capaci e di Via D'Amelio a Palermo, a che punto è la lotta alle mafie? Chi continua a resistere tutti i giorni in prima linea? Roberto Burchielli e Mauro Parissone, i due autori e registi di H24 già vincitori quest'anno del Premio Ilaria Alpi, tornano su LA7 e Mtv Italia con un docufilm in presa diretta sui luoghi che furono teatro dei due attentati. Gli stessi luoghi dove oggi c'è però ancora chi riesce ad avere speranza: i ragazzi di "Libera" e di don Luigi Ciotti, ma anche i parenti che hanno perso i propri cari sotto i colpi di una vera e propria guerra che va avanti da troppi anni. Un film che testimonia la rinnovata vitalità della Chiesa (e non solo), e che, attraverso anche immagini inedite delle stragi del '92 e di quella di Via Carini in cui perse la vita il generale Dalla Chiesa, compie un viaggio a ritroso alla ricerca di una memoria che sappia farsi collettiva.

tratto da la7.it
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SABATO 22 DICEMBRE, ORE 23.45, RaiTre


La generazione scomparsa

UN GIORNO IN PRETURA inizia dal 22 dicembre, per sei settimane, una serie dedicata alla giustizia per crimini commessi fuori dai confini italiani.

La prima puntata racconta una tragedia dell'umanità, quella di una intera generazione scomparsa sotto la dittatura militare nell'Argentina degli anni ’70. Il processo si è svolto a Roma nel 2006-2007, perché nella strage furono coinvolti anche molti italiani residenti in Argentina. Il Tribunale ha condannato all'ergastolo alcuni dei responsabili di quel genocidio, i capi di uno dei più terribili centri clandestini di detenzione istituiti in Argentina, l'ESMA la scuola meccanica della Marina Militare, dove vennero torturati e fatti sparire 5000 giovani. Le voci dei pochi sopravvissuti a quella barbarie formano il racconto di questo processo.
Perché un processo 30 anni dopo il dramma? Perché non si possono dimenticare 30.000 morti, le tragiche modalità con cui furono eliminati, né i 500 bambini sottratti alle proprie madri. Perché non si può dimenticare un’ intera generazione scomparsa nel nulla. La giustizia italiana è riuscita finalmente a stabilire la verità e a condannare i colpevoli.

tratto da rai.it

mercoledì 19 dicembre 2007

LA MEMORIA HA UN COSTO



A partire da mercoledì 19 fino al 23 dicembre su LA7 e MTV Italia andranno in onda documentari, talk show dedicati e speciali realizzati anche grazie alla collaborazione di molti ragazzi coinvolti in prima persona in vicende di mafia.
La memoria ha un costo

La prima messa in onda dedicata alle Mafie sarà su LA7 che trasmetterà, mercoledì 19 alle ore 22.30, in anteprima esclusiva, il documentario “La memoria ha un costo”, prodotto da H24 e realizzato dagli autori Mauro Parissone e Roberto Burchielli, vincitori quest’anno del premio Ilaria Alpi. Il film avrà una programmazione capillare su entrambe le reti per dare più possibilità di visione agli spettatori. Oltre dunque alla messa in onda di mercoledì 19 dicembre “La Memoria ha un Costo” andrà in onda sempre su LA7 sabato 22 dicembre alle ore 20.30 e, su Mtv Italia, venerdì 21 dicembre alle 23.00 e domenica 23 dicembre alle ore 17.00.
A 15 anni dalle stragi di Capaci e Via D'Amelio a che punto è la lotta alle mafie? Chi continua a restare tutti i giorni in prima linea? Roberto Burchielli e Mauro Parissone, i due autori e registi di H24 già vincitori del Premio Ilaria Alpi, tornano su LA7 con un docufilm in presa diretta sui luoghi che furono teatro della tragedia. Gli stessi luoghi dove oggi c'è però ancora chi riesce ad avere speranza: l'associazione "Libera. Associazioni nomi e numeri contro le mafie" di don Ciotti, ma anche i parenti che hanno perso i propri cari sotto i colpi di una vera e propria guerra che va avanti da troppi anni. Un film che testimonia la rinnovata vitalità dell'antimafia sociale e che, anche attraverso immagini inedite delle stragi del '92 e di quella di Via Carini in cui perse la vita il generale Dalla Chiesa, compie un viaggio a ritroso alla ricerca di una memoria che sappia farsi collettiva.




La musica contro le mafie: Corleone in concerto

I giovani siciliani saranno i protagonisti di una tre giorni speciale di Trl – Total Request Live – il programma cult di Mtv Italia abitualmente in diretta da Piazza Duomo a Milano che per l’occasione si trasferirà in Piazza Falcone e Borsellino a Corleone, luogo storiograficamente simbolo della criminalità organizzata.
Un “evento” live molto diverso da quelli cui, sfortunatamente, i giovani di Corleone sono costretti a partecipare, fatto di musica dal vivo, divertimento e gioco, ma anche di pensieri e riflessioni. Un evento che riprende idealmente un percorso iniziato in occasione del quindicinale della strage di Capaci, quando Mtv Italia ha seguito moltissimi ragazzi nel loro viaggio della memoria verso Corleone, nei luoghi della strage, fino al loro incontro con Maria Falcone, sorella del giudice ucciso dalla Mafia e presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone.

domenica 16 dicembre 2007

Breve lezione sulla satira

Dal blog di Daniele Luttazzi:

"Al Direttore di Repubblica:
è disarmante vedere firme celebri annaspare di fronte alla satira e alla sua natura. Quello della volgarità, da sempre, è il pretesto principe di chi vuole tappare la bocca alla satira. Che sia chiaro una volta per tutte ( i furbastri più o meno interessati mi hanno un po' stufato ): la volgarità è la TECNICA della satira. Con questa tecnica, la satira esprime idee e opinioni. Censurare la satira ( in nome del cattivo gusto o di altri princìpi volatili e capziosi ) è censurare le opinioni. E' fascismo. Chi si attarda in disquisizioni sul buon gusto è un censore. Punto. L'unico limite lo stabilisce la legge: diffamazione, calunnia. La satira è arte: o è totalmente LIBERA, o non è satira. Se io parlo del sostegno immondo di Ferrara alla guerra criminale di Bush, Blair e Berlusconi in Iraq, e voi vi scandalizzate dei toni satirici invece che di Abu Grahib o del napalm a Falluja, la vostra scala di valori è corrotta. Era questo il significato di quel monologo. Come volevasi dimostrare."


Intervista sulla satira



Come si può sopportare tutto questo?

sabato 15 dicembre 2007

Finanziaria, armi, politica: Che vergogna!


Un appello di Alex Zanotelli

Rimango esterrefatto che la Sinistra Radicale (la cosiddetta Cosa Rossa) abbia votato, il 12 novembre, con il Pd e tutta la destra, per finanziare i CPT, le missionimilitari e il riarmo del nostro paese. Questo nel silenzio generale di
tutta la stampa e i media .Ma anche nel quasi totale silenzio del "mondo della pace ".Ero venuto a conoscenza di tutto questo poche ore prima del voto. Ho lanciato subito un appello in internet: era già troppo tardi. La "frittata" era già fatta. Ne sono rimasto talmente male, da non avere neanche voglia di riprendere la penna. Oggi sento che devo esternare la mia delusione, la mia rabbia. Delusione profonda verso la
Sinistra Radicale che in piazza chiede la chiusura dei "lager per gli immigrati", parla contro le guerre e l'mperialismo e poi vota con la destra per rifinanziarli. E sono fior di quattrini! Non ne troviamo per la scuola, per i servizi sociali, ma per le armi SI'! E tanti!!
Infatti la Difesa per il 2008 avrà a disposizione 23,5 miliardi di euro:
un aumento di risorse dell'11% rispetto alla finanziaria del 2007, che
già aveva aumentato il bilancio militare del 13%. Il governo Prodi in due anni ha già aumentato le spese militari del 24%!! Ancora più grave per me è il fatto dei soldi investiti in armi pesanti. Due esempi sono gli F35 e le fregate FREMM. Gli F35 (i cosiddetti Joint Strike Fighter) sono i nuovi aerei da combattimento (costano circa 110 milioni di Euro cadauno). Il sottosegretario alla Difesa Forcieri ne aveva sottoscritto, a Washington, lo scorso febbraio, il protocollo di intesa. In Senato, alcuni (solo 33) hanno votato a favore dell' emendamento Turigliatto contro il finanziamento degli Eurofighters, ma subito dopo hanno tutti votato a favore dell' articolo 31 che prevede anche il finanziamento ai satelliti spia militari e le fregate da combattimento FREMM.Per gli Eurofighters sono stati stanziati 318 milioni di Euro per il 2008, 468 per il 2009, 918 milioni per il 2010, 1.100 milioni per ciascuno degli anni 2011 e 2012! Altrettanto è avvenuto per le fregate FREMM e per i
satelliti spia. E' grave che la Sinistra, anche la Radicale, abbia votato massicciamente per tutto questo, con la sola eccezione di Turigliatto e Rossi, e altri due astenuti o favorevoli. Purtroppo il voto non è stato registrato nominativamente! Noi vogliamo sapere come ogni senatore vota ! Tutto questo è di una gravità estrema! Il nostro paese entra così nella grande corsa al riarmo che ci porterà dritti all'attacco all'Iran e alla guerra atomica. Trovo gravissimo il
silenzio della stampa su tutto questo: una stampa sempre più appiattita! Ma ancora più grave è il nostro silenzio: il mondo della pace che dorme sonni tranquilli. E' questo silenzio assordante che mi fa male. Dobbiamo reagire, protestare, urlare! Il nostro silenzio, il silenzio del movimento per la pace significa la morte di milioni di persone e dello stesso pianeta. La nostra è follia collettiva, pazzia eretta a Sistema.
E' il trionfo di "O' Sistema". Dobbiamo riunire i nostri fili per legare il Gigante, l'Impero del denaro. Come cittadini attivi non violenti dobbiamo formare la nuova rete per dire No a questo Sistema di Morte e un Sì perché vinca la Vita.

(20/11/2007)

Fonte: Megachip

RETE NOSTRA



Rete nostra - Nea Polis 13/12/07

” In rete ” per conoscere, e, quindi, combattere mafia e organizzazioni criminali. Internet per raccontare soprattutto alle giovani generazioni la storia, passata e contemporanea, di Cosa Nostra, camorra, ‘ndrangheta e sacra corona unita.
www.camera.it/bicamerali/leg15/commbicantimafia è stato presentato ufficialmente a Palazzo San Macuto a Roma dal presidente dell’Antimafia Francesco Forgione, alla presenza del presidente del Senato, Franco Marini, del vice-ministro Marco Minniti e del procuratore antimafia Pietro Grasso. Un sito, ha spiegato Forgione, ”che conferma il buon lavoro sul fronte della repressione della malavita organizzata, ma anche la coscienza ”che la lotta alla mafia non si può esaurire solo nell’attività investigativa e nelle aule di tribunale, ma passa attraverso la costruzione di una cultura della legalità che parte dalle scuole. Il nuovo sito internet - ha proseguito il presidente dell’antimafia - è stato concepito non solo in ‘uscita’ con una massa di informazioni e documentazioni, ma anche in ‘entrata’, perchè ospiterà interventi e contributi di scuole e singoli ragazzi o insegnanti, mettendo in rete le esperienze e le diverse iniziative nella lotta alla mafia. E` una lotta che non si può fare se i giovani non acquisiscono una cultura e una coscienza critica.”

di Marisa Figurato

tratto da neapolis.blog.rai.it

per vedere il video realizzato da NEAPOLIS clicca qui.

per raggiungere lo SPORTELLO ANTIMAFIA clicca qui.


2007-12-14

NEW YORK - Giornata storica per gli avversari della pena di morte in America: il New Jersey ha votato l'abolizione delle esecuzioni diventando il primo stato americano a mandare in pensione il boia da quando nel 1976 la Corte Suprema autorizzò la ripresa delle esecuzioni.
La Camera del New Jersey ha votato per 44 a 36 l'abolizione della pena di morte dopo che la misura era già stata approvata lunedì dal Senato dello stato. L'effetto pratico della storica decisione è quello di salvare la vita agli otto detenuti che si trovano nel braccio della morte, che vedranno trasformata in ergastolo la loro condanna.
Del resto era dal 1963 che non venivano più effettuate esecuzioni nel New Jersey anche se la camera della morte era stata riaperta nel 1982. Il governatore del New Jersey Jon Corzine, un democratico contrario alla pena capitale, aveva promesso di ratificare il provvedimento che commuterà le esecuzioni nel carcere a vita per gli otto detenuti in attesa di comparire davanti al boia. Ma l'effetto più ad ampio raggio del parlamento del New Jersey è quello di dare ancora più dinamismo al movimento che si batte negli Stati Uniti per ottenere l'eliminazione totale del boia.
La Corte Suprema ascolterà il mese prossimo le due parti nella vertenza legale che potrebbe portare ad una sentenza ancora più importante dovendo decidere sulla legalità delle iniezioni letali. E la prossima settimana sarà l'Assemblea Generale dell'Onu a votare, il 18 dicembre, sulla proposta di moratoria sulla pena di morte promossa dall'Italia e giunta adesso al traguardo finale. Sono tutti segnali che mostrano come il partito degli avversari della pena di morte stia diventando ormai maggioritario sia a livello internazionale sia in un paese come gli Stati Uniti dove solo 13 stati non avevano finora le pena di morte nei loro ordinamenti.
Adesso, con la decisione del New Jersey, sono diventati 14. Ma molti stati hanno di fatto sospeso le esecuzioni da quando la Corte Suprema aveva deciso a settembre di prendere in esame la costituzionalità dell'uso delle iniezioni letali facendo scattare una moratoria di fatto sulle esecuzioni.
Da allora infatti tutte le richieste dei legali di condannati di rinviare le esecuzioni, in attesa della decisione della Corte Suprema sulla costituzionalità delle iniezioni, sono state accolte. La moratoria di fatto sulle esecuzioni negli Usa ha bloccato a 42 il numero delle vittime del boia quest'anno negli Stati Uniti.

tratto da ansa.it

sabato 8 dicembre 2007

Il Caso Ilaria Alpi

tratto da www.ilariaalpi.it

20 MARZO 1994 - A Mogadiscio, un commando somalo uccide Ilaria Alpi, inviata del Tg3 Rai, e l'operatore Miran Hrovatin, in Somalia per seguire la guerra tra fazioni che stava insanguinando il Paese africano e le operazioni militari lanciate dagli Usa con il nome di "Restor Hope", con l'appoggio di numerose nazioni alleate, compresa l'Italia, per porre fine alla guerra interna e ristabilire un minimo di legalità nel disastroso scenario somalo.
22 MARZO 1994 - La Procura di Roma apre un'inchiesta. .
4 LUGLIO 1994 - Il padre della giornalista, Giorgio Alpi, parla di esecuzione, ricordando che la figlia, poco prima di morire, aveva intervistato il sultano di Bosaso e aveva annotato tutto su un taccuino poi scomparso. .
9 APRILE 1995 - Il sultano di Bosaso, Abdullahi Mussa Bogar, risulta tra gli indagati quale mandante del delitto. La sua posizione sarà però archiviata. .
20 MARZO 1996 - Il Procuratore capo di Roma, Michele Coiro, affianca, nell'inchiesta, al dottor De Gasperis il dottor Giuseppe Pititto. .
4 MAGGIO 1996 - Giuseppe Pititto dispone la riesumazione della salma di Ilaria, l'autopsia e nomina consulenti medici e balistici. .
25 GIUGNO 1996 - Per la seconda perizia balistica il colpo contro Ilaria Alpi fu sparato a bruciapelo da una certa distanza. Alla stessa conclusione arriva la terza perizia il 18 novembre 1997. Per i periti si trattò di un'esecuzione.
DAL NOVEMBRE 1996 la Procura della Repubblica di Asti, specializzata in reati come il traffico internazionale di rifiuti tossici e radioattivi in partenza ed in transito dall'Italia, ha a disposizione una copiosa documentazione che contiene nomi e fatti, ed evidenzia numerose circostanze legate a questi traffici, comprese le generalità dei faccendieri che li dirigono nell'ombra, gli intrecci con i mercanti d'armi e perfino la mappatura completa che dimostra come ai tempi dell'omicidio tutto convergesse sulla Somalia, oltre che sui territori di altri Paesi dell'Africa costiera. Questa documentazione sembra scomparsa nel nulla, forse dimenticata anche dalla stessa Commissione Parlamentare sul traffico dei rifiuti. Ilaria Alpi era già stata in Somalia prima del 1994, e conosceva bene la situazione.
15 LUGLIO 1997 - Il Procuratore capo dottor Salvatore Vecchione avoca a sé l'inchiesta, affiancato dal dottor Franco Jonta. Questa decisione avviene due giorni prima dell'arrivo a Roma di due testimoni oculari: l'autista e la guardia del corpo di Ilaria. L'arrivo dei due testimoni era stato organizzato dal dottor Pititto con la collaborazione della Digos di Udine.
12 GENNAIO 1998 - Viene arrestato per concorso nel duplice omicidio il somalo Hashi Omar Hassan, a Roma da due giorni per testimoniare alla commissione sulle presunte violenze dei soldati italiani in Somalia. Hassan è identificato dall'autista di Alpi.
18 GENNAIO 1999 - Comincia il processo ad Hassan.
9 LUGLIO 1999 - Hassan è assolto. Il pm aveva chiesto la condanna all'ergastolo.
24 NOVEMBRE 2000 - La corte d'Assise d'Appello di Roma condanna all'ergastolo Hashi Omar Hassan. Il somalo viene riconosciuto come uno dei sette componenti del commando che ha ucciso Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
10 OTTOBRE 2001 - La prima sezione penale della Cassazione annulla la sentenza impugnata ''limitatamente all'aggravante della premeditazione e al diniego delle circostanze attenuanti generiche''.
10 MAGGIO 2002 - Si apre il processo d'appello bis davanti alla corte d'Assise d'Appello di Roma presieduta da Enzo Rivellese.
24 GIUGNO 2002 - Il sostituto procuratore generale Salvatore Cantaro chiede la conferma dell'ergastolo per Hassan. ''È provato - afferma - che Hassan era uno dei sette componenti del commando che attese Ilaria e Miran per due ore''.
28 MARZO 2003 - Esce il film di Ferdinando Vicentini Orgnani "Il più crudele dei giorni", con Giovanna Mezzogiorno nella parte di Ilaria. Merito del film è quello di riportare l'attenzione sul caso Alpi.
6 GIUGNO 2003 - Alla nona edizione del Premio Ilaria Alpi, a Riccione, il deputato dei Ds, Valerio Calzolaio, annuncia di aver depositato a nome di esponenti di tutti i gruppi parlamentari, da An a Rifondazione Comunista, la proposta di istituire una Commissione d'Inchiesta sull'omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin .
31 LUGLIO 2003 - Viene istituita con deliberazione della Camera dei deputati la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
21 GENNAIO 2004 - Si insedia la Commissione parlamentare d'inchiesta. L'istituzione della Commissione parlamentare d’inchiesta è giunta dopo dieci anni di verità sospese sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Fino ad ora, infatti, sul caso è emerso solo qualche brandello di verità ufficiale.
28 FEBBRAIO 2006- La Commissione Parlamentare d'inchiesta ha chiuso i lavori. All'interno della Commissione i deputati di maggioranza hanno approvato le conclusioni proposte dal Presidente Carlo Taormina, mentre l'opposizione non ha approvato il documento. I componenti di centrosinistra hanno prodotto un Rapporto di Minoranza; mentre il deputato dei Verdi Mauro Bulgarelli ha presentato una terza relazione sulle conclusioni a cui la Commissione è giunta in due anni di lavoro.
AGOSTO-SETTEMBRE 2005- Per tenere viva l'attenzione sul caso, nell'agosto e nel settembre 2005, l'Associazione Ilaria Alpi/Comunità Aperta è andata in Somalia, realizzando un viaggio sulle tracce di Ilaria e Miran. Dal viaggio sono nati un reportage giornalistico e una mostra fotografica.
03 GIUGNO 2006 - L'Associzione Ilaria Alpi scrive al Presidente del Consiglio Romano Prodi,affinchè il Governo si attivi per fare piena luce sulla morte dei due giornalisti Ilaria Alpi e MIran Hrovatin.Segnalando che nel corso della serata di apertura della XII edizione del Premio Ilaria Alpi, il Presidente dela SOmalia Abdulhai Yusuf Ahmed ha riconfermato la volontà del suo governo di collaborare con quello italiano
20 GIUGNO 2006 - Il Presidente del consiglio Romano Prodi riceve Giorgio e Luciana Alpi. Romano Prodi si è assunto un "serio impegno" con i genitori della giornalista Ilaria Alpi, per valutare le modalità e la base per riavviare un ragionamento sulle circostanze della morte di Ilaria e di Miran
18 LUGLIO 2006 - Dopo Romano Prodi,a nche il presidente della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti, ha ricevuto Giorgio e Luciana Alpi. Il neo presidente della Camera ha confermato l'interesse da parte del Governo per il caso Alpi-Hrovatin
25 GIUGNO 2007 - La Commissione Esteri del Senato della Repubblica sta valutando e mettendo in evidenza gli elementi che motivano la costituzione di una nuova commissione d'inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, ha udito Luciana Alpi e Mariangela Gritta Grainer in rappresentanza dell'Associazione Ilaria Alpi
10 LUGLIO 2007 - Il Pm Franco Ionta, titolare del procedimento sul caso Alpi/Hrovatin presso la Procura di Roma, ha chiesto in data 12 giugno scorso l'archiviazione del caso. L'impossibilità di identificare i responsabili degli omicidi di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin al di fuori di Hashi Omar Hassan, il miliziano somalo condannato a 26 anni di reclusione per il duplice omicidio avvenuto a Mogadiscio il 20 marzo 1994, sono le motivazioni sostenute dal Pm

03 DICEMBRE 2007 - CASO ALPI: RESPINTA RICHIESTA D'ARCHIVIAZIONE

Ilaria Alpi, una storia ancora da raccontare



Video vincitore della sezione audiovisiva del concorso indetto dall'associazione Ilaria Alpi-Comunità aperta di Riccione e dall'associazione Il Filo d'Arianna di Perugia nell'ambito del Festival Internazionale del giornalismo di Perugia, 21-25 marzo 2007.

ILARIA ALPI: 'OMICIDIO SU COMMISSIONE'


03 DICEMBRE 2007

ROMA - "Da un'analisi complessiva degli elementi indiziari fino ad oggi raccolti dagli inquirenti la ricostruzione della vicenda più probabile e ragionevole appare essere quella dell'omicidio su commissione". Con questa motivazione il gip di Roma Emanuele Cersosimo, secondo quanto riferito dall'avvocato Domenico D'Amati, ha respinto la richiesta di archiviazione dell'inchiesta sugli omicidi di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, avvenuti a Mogadiscio il 20 marzo 1994 ed accolto l'istanza della famiglia dell'inviata del Tg3 nella quale si chiedeva di svolgere nuove indagini.


Secondo il gip Cersosimo, Alpi e Hrovatin, alla luce degli elementi emersi, potrebbero essere stati uccisi per impedire che le notizie da loro raccolte "sui traffici di armi e di rifiuti tossici avvenuti tra l'Italia e la Somalia venissero a conoscenza dell'opinione pubblica italiana". Nel rinviare gli atti a Ionta il gip ha concesso sei mesi di tempo per completare gli accertamenti. Nel sollecitare nuovi accertamenti, il legale della famiglia Alpi, D'Amati, aveva sostenuto che "ci sono le prove per sostenere che Ilaria è stata assassinata perché aveva scoperto i meccanismi illeciti di un traffico di armi e di dazioni di denaro legate all'affaire della cooperazione in Somalia". Per questo era stato chiesto che per le nuove indagini venissero utilizzate anche le informazioni raccolte dalla commissione parlamentare di inchiesta, ora sciolta, presieduta da Carlo Taormina. La richiesta di archiviazione formulata dal procuratore aggiunto Ionta riguardava lo stralcio dell'inchiesta conclusasi con la condanna del miliziano somalo Hashi Omar Hassan a 26 anni di reclusione per il duplice omicidio.

tratto da www.ansa.it

WEEK-END SAHARAWI



Vi segnaliamo due interessanti iniziative organizzate a Ferrara da OltreConfine, associazione con cui abbiamo collaborato alla realizzazione del ciclo di incontri "Esperienze di lotta e democrazia dal basso".


Sabato 8 dicembre h 21.15
presso "Spazio Zero", Via Buonporto n°1
Performance di danza:
"Tindouf-El Ayun, biglietto di ritorno"
Regia: Giacomo Sacenti, Puntozero
Danza: Martina Bosi, Miriam Costa, Maria Luisa Cedano, Laura Pizzirani, Elisa Vanino, Romina Zangirolami

Domenica 9 dicembre h 19.00
Serata saharawi
Café de la paix, Piazzetta Corelli 24/25
- presentazione del calendario Saharawi 2008;
- mostra fotografica: fotografie scattate dai bimbi
Saharawi e dai volontari di Oltreconfine
- aperitivo solidale

sabato 1 dicembre 2007

IL BEL PAESE VISTO ATTRAVERSO LA MACCHINA DA PRESA




A cura dell’associazione Officina

IL BEL PAESE VISTO ATTRAVERSO LA MACCHINA DA PRESA

Cineforum Officina novembre_dicembre 2007

LAMERICA
regia di Gianni Amelio

Martedì 4 Dicembre Ore 21.00,
Facoltà di Giurisprudenza, Aula 11


introduce_ prof. Alessandro Bernardi

INGRESSO GRATUITO


per la locandina clicca qui.

mercoledì 28 novembre 2007

DIRITTO PENALE DEL NEMICO

Il caso Abu Omar e gli abusi Cia secondo Claudio Fava


tratto da arcoiris.tv

per il testo della della relazione presentata dalla commissione d'inchiesta «sul presunto uso dei paesi europei da parte della CIA per il trasporto e la detenzione illegali di prigionieri» clicca qui.

DIRITTO PENALE DEL NEMICO


incontro del 30 novembre

per chi volesse consultarla ecco la scheda informativa del servizio stampa del Parlamento Europeo sulla approvazione il 14 Febbraio 2007 della relazione presentata dalla commissione d'inchiesta «sul presunto uso dei paesi europei da parte della CIA per il trasporto e la detenzione illegali di prigionieri».
La scheda è la versione in lingua italiana e per questa ragione evidenzia i profili della relazione relativi all'implicazione delle autorità italiane nelle consegne straordinarie di presunti terroristi.

per la scheda clicca qui.

DIRITTO PENALE DEL NEMICO


iniziativa promossa da

ASSOCIAZIONE OFFICINA
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
CENTRO DOCUMENTAZIONE EUROPEA



Venerdì 30 novembre 2007, ore 10.00, Facoltà di Giurisprudenza

DIRITTO PENALE DEL NEMICO, VOLI SEGRETI CIA,
CASO ABU OMAR


ne discutono

Massimo Donini_ Professore nell’Università di Modena e Reggio
Claudio Fava_Parlamentare europeo
Armando Spataro_Procuratore della Repubblica aggiunto in Milano

segue dibattito

Coordinano la discussione e il dibattito:

Alessandro Bernardi
, Guido Casaroli e Daniele Negri
Professori nell’Università di Ferrara

per la locandina clicca qui.

martedì 20 novembre 2007

IL BEL PAESE VISTO ATTRAVERSO LA MACCHINA DA PRESA




A cura dell’associazione Officina

IL BEL PAESE VISTO ATTRAVERSO LA MACCHINA DA PRESA

Cineforum Officina novembre_dicembre 2007

C'ERAVAMO TANTO AMATI
regia di Ettore Scola

Martedì 27 Novembre Ore 21.00,
Facoltà di Giurisprudenza, Aula 11


introduce_ prof. Andrea Pugiotto

INGRESSO GRATUITO

per la locandina clicca qui.

giovedì 15 novembre 2007

IL BEL PAESE VISTO ATTRAVERSO LA MACCHINA DA PRESA




IL BEL PAESE VISTO ATTRAVERSO LA MACCHINA DA PRESA


Cineforum Officina novembre_dicembre 2007

LE MANI SULLA CITTA'
regia di Francesco Rosi

Martedì 20 Novembre Ore 21.00,
Facoltà di Giurisprudenza, Aula 11


introduce_ prof. Paolo Veronesi

INGRESSO GRATUITO

per la locandina clicca qui.

martedì 13 novembre 2007

Vorrei ringraziare Vito Todeschini e Antonio Iannì per aver ideato ed elaborato il progetto relativo all'organizzazione di un convegno sul testo unico di legislazione antimafia. Bravi ragazzi, la vostra associazione ha ottenuto i fondi per realizzarlo!

Cari ragazzi, voi mi insegnate che è meglio agire nella legalità, con piena dignità, che racimolare qualche soldino divenendo "amici degli amici"!

A presto

Umberto

lunedì 12 novembre 2007

POST-IT




Per il ciclo di incontri

Esperienze di lotta e democrazia dal basso

Martedì 13 Novembre Ore 10.30,
Facoltà di Giurisprudenza, Aula 1


CHIAPAS: DIETRO IL PASSAMONTAGNA

Proiezione dei documentari

“ZAPATISMO, LA VITA DELLE DONNE IN RESISTENZA”, “LA LOTTA DELL’ACQUA”, “L’ORTO DI ZAPATA”


A seguire dibattito con

Stefania Andreotti (associazione Oltre Confine)
Francisco Esau Vazquez Mota (fondatore messicano di Promedios)

Introduce

Dott. Luca Bizzarri

per la locandina clicca qui.

venerdì 9 novembre 2007

MONSIGNOR BREGANTINI TRASFERITO DA LOCRI A CAMPOBASSO



tratto da www.la7.it

MONSIGNOR BREGANTINI TRASFERITO DA LOCRI A CAMPOBASSO




Il vescovo che voleva svuotare la 'ndrangheta
di GIUSEPPE BALDESSARRO

REGGIO CALABRIA - "La 'ndrangheta è una società apparentemente forte, ma all'interno è fragilissima per cui la si deve svuotare agendo tra la gente in maniera da dimostrare quanto è ridicola e stupida". Giancarlo Maria Bregantini, vescovo di Locri , da oggi nuovo "pastore" di Campobasso, conosce bene le dinamiche del fenomeno mafioso calabrese.

Le ha imparate nei 13 anni passati nella provincia di Reggio Calabria. In uno dei territori più violenti e depressi d'Italia. Le ha studiate a fondo e capite, nella loro essenza. Comprendere e operare è stato per oltre un decennio un tutt'uno, su ogni fronte. "Facendo quello che c'era da fare e dicendo quello che c'era da dire. Quotidianamente". E più il "vescovo operaio" della Locride andava avanti, più diventava punto di riferimento di tanti, tantissimi. Per questo alla notizia del suo trasferimento in Calabria è scoppiata la rivolta. Un moto istintivo di gente comune soprattutto, a cui si sono accodati parlamentari, rappresentanti istituzionali, sindaci, intellettuali e associazioni.

Oggi, a Santa Maria del Mastro, sede della Curia vescovile di Locri-Gerace sono arrivati in tanti a salutare il prete "anti 'ndrangheta". Una raccolta di firme "per attestare la gratitudine dei calabresi" e tante lacrime di commozione. Perché ora, dice un cartello, "i locresi si sentono ancora più soli". Vorrebbero che restasse, che la decisione fosse rivista, revocata. Ma sanno che non sarà possibile e che "Bregantini quella promozione a vescovo metropolita la merita". Il religioso obbedirà al Vaticano, "anche se a volte è faticoso", e lo stesso faranno i fedeli che lo hanno ascoltato e seguito nel suo percorso ti uomo del Trentino capace di parlare al sud.

Un uomo di Chiesa che ha saputo "sporcarsi le mani", parlando di lotta alla mafia in maniera concreta. Lo si incontrava spesso in giro per la Diocesi. Amava partecipare alla vita delle parrocchie, sapere e conoscere. I familiari delle vittime della mafia erano di casa nei suoi uffici, come pure lo erano le tante madri e sorelle di mafiosi. "Nessun escluso mai", amava dire.

E lo diceva con i fatti. Partendo dai bisogni della gente, aveva dato vita alle cooperative di lavoro in Aspromonte. Nelle Serre della cooperativa del Bomanico, a pochi chilometri da San Luca, lavoravano anche alcuni ragazzi parenti di mafiosi, e quando qualcuno glielo faceva notare, a fronte dei tanti disoccupati calabresi con lo stesso bisogno di un impiego, lui replicava duramente: "E' così che si combatte la 'ndrangheta, levandogli la terra attorno".
Prete tosto Bregantini, aveva invitato i parroci a non cresimare le persone che si presentavano all'altare con un padrino mafioso. E dopo la strage di Duisburg era stato nelle case di San Luca a dire alle donne di ribellarsi "perché quelli che finiscono ammazzati sono i vostri figli, mariti e fratelli"

Dopo l'eccidio di Ferragosto in Germania chiese ed ottenne per quelle sei vittime della faida i funerali pubblici. Poi un mese dopo è andato a Duisburg e si è inginocchiato davanti la pizzeria teatro della strage. Senza clamori. Parlava alla gente della pochezza e della miseria della mafia. Parlava pubblicamente della "massoneria e dei colletti bianchi che nutrono e si nutrono di 'ndrangheta". Ed erano frustate anche contro i governi ed i politici: "Inadeguati a rappresentare i bisogni della gente". Prete fastidioso Giancarlo Maria Bregantini. Scomodo per i pochi forti, indispensabile per i molti deboli.

(8 novembre 2007) tratto da www.repubblica.it

mercoledì 7 novembre 2007

CHIAPAS: DIETRO IL PASSAMONTAGNA


Per il ciclo di incontri

Esperienze di lotta e democrazia dal basso
Martedì 13 Novembre Ore 10.30,
Facoltà di Giurisprudenza, Aula 1

CHIAPAS: DIETRO IL PASSAMONTAGNA

Proiezione dei documentari

“ZAPATISMO, LA VITA DELLE DONNE IN RESISTENZA”, “LA LOTTA DELL’ACQUA”, “L’ORTO DI ZAPATA”

A seguire dibattito con

Stefania Andreotti (associazione Oltre Confine)
Francisco Esau Vazquez Mota (fondatore messicano di Promedios)

Introduce

Dott. Luca Bizzarri


per la locandina clicca qui.

venerdì 26 ottobre 2007

LABORATORIO TEATRALE


Martedì 30 Ottobre ore 21.00, Facoltà di Giurisprudenza (Corso Ercole I° d'Este n. 37)

Incontro aperto con la regista Roberta Pazi per la formazione di un laboratorio teatrale finalizzato alla realizzazione di uno spettacolo per la “Giornata della Memoria”.



Martedì 30 ottobre, ore 16.30, Facoltà di Giurisprudenza di Ferrara

Ultimo appuntamento dell'iniziativa "i Martedì dei Diritti Umani", organizzata da Amnesty.

Per la locandina clicca qui.

lunedì 22 ottobre 2007

LE DONNE DI POLA di Marco Cortesi


Martedì 23 ottobre alle ore 21.00, presso la Sala Estense si terra' il monologo teatrale "Le Donne di Pola" di Marco Cortesi

INGRESSO GRATUITO

Iniziativa promossa da
Officina
Amnesty International Ferrara
Libera
Movimento Nonviolento
Facolt? di Giurisprudenza

Introduce la prof.ssa Cristiana Fioravanti



Martedì 16 ottobre, ore 16.30, Facoltà di Giurisprudenza di Ferrara

Terzo appuntamento dell'iniziativa "i Martedì dei Diritti Umani", organizzata da Amnesty.

Per la locandina clicca qui.

martedì 16 ottobre 2007

RIUNIONE APERTA


Mercoledi’ 17 ottobre alle ore 14.00, presso l'aula 8 della Facolta’di Giurisprudenza, si terra’ un incontro di presentazione dell'associazione Officina e delle attivita’ che verranno realizzate nell'anno accademico 2007/08.
La riunione e’ aperta a chiunque sia interessato a partecipare alle nostre attivita’ o semplicemente voglia ricevere delle informazioni. Nell'ambito dell'incontro di mercoledi’ 17 verra’ altresi’ presentato il progetto finalizzato alla realizzazione di uno spettacolo teatrale per la "Giornata della Memoria".

domenica 14 ottobre 2007



Martedì 16 ottobre, ore 16.30, Facoltà di Giurisprudenza di Ferrara

Secondo appuntamento dell'iniziativa "i Martedì dei Diritti Umani", organizzata da Amnesty.

per la locandina clicca qui.

martedì 9 ottobre 2007

I MARTEDI' DEI DIRITTI UMANI



Ben trovati dopo la lunga pausa estiva...


Per iniziare vorremmo segnalarvi una interessante iniziativa sul tema della tutela dei diritti umani organizzata da Amnesty _ Ferrara.
Si tratta di una serie di incontri che avranno luogo ogni martedì per l'intero mese di ottobre.
Per la locandina cliccare qui.

Grazie

lunedì 23 luglio 2007



A quindici anni dalla morte di Paolo Borsellino...


tratto da chiarelettere.it

L’alibi perfetto di una memoria che fa "ginnastica"
di Sandra Rizza e Giuseppe Lo Bianco*

Chi ha rubato l'agenda rossa di Paolo Borsellino? Chi se ne serve, da quindici anni, probabilmente a scopo di ricatto? Se non cerchiamo di rispondere a queste domande, non possiamo dirci cittadini italiani consapevoli, ma soprattutto non possiamo illuderci di aver onorato la memoria di Paolo Borsellino e dei cinque agenti della sua scorta assassinati 15 anni fa in via D’Amelio con l’ennesima esplosione stragista della storia repubblicana.

La memoria è importante. Ma attenzione: la “ginnastica della memoria’’ rischia di trasformare la memoria in uno sterile esercizio di autocommiserazione. Non bastano più i rituali commemorativi a base di retorica, passerelle, applausi e commozione per poi tornare a casa e ricominciare tutto come prima. Perché i rituali producono quella melassa emozionale che è il fertilizzante delle fiction antimafia, tanto di moda oggi: quelle agiografie ad uso e consumo della buona coscienza nazionale, che hanno il pregio di informare l’opinione pubblica, ma il difetto di banalizzare la storia perché divulgano verità di comodo, che in genere non offendono nessuno, che non mettono nulla in discussione, ma siccome fanno audience, allora vanno bene lo stesso.

La memoria distorta non aiuta a capire. E la verità ufficiale, se non è verità fino in fondo, è disinformazione.

Nel suo libro “la Camera chiara’’, Roland Barthes scriveva: “La storia è isterica: essa prende forma solo se la si guarda, e per guardarla bisogna esserne esclusi’’. Quindici anni sono un periodo lungo. Molti giovani oggi sono realmente “esclusi’’ da quella storia di morte, ma forse proprio per questo possono guardarla con un atteggiamento sinceramente aperto e interessato ad una verità completa, ad una verità senza compromessi, quale essa sia. Molti giovani, oggi, non sanno neppure cosa sono state le stragi del ’92 e del ’93 in Italia, perché ci sono state, da chi siano state volute, chi siano stati gli esecutori, chi possano essere i “mandanti occulti’’. Parlarne e ricordarle é sempre una buona cosa per conoscere, per capire, perché non succeda più. Ma non basta.

Noi non ci stanchiamo di ripetere che dietro le stragi del 1992 e del 1993, 1000 chili di tritolo stragista confezionato con composti militari, oltre venti morti, cento feriti, eseguite da Cosa nostra e dai soliti ignoti committenti, c'è la coscienza sporca del nostro presente, perché dietro quelle stragi c’è la genesi della nostra Seconda Repubblica che, come ripete da anni il pm Antonio Ingroia, ex allievo prediletto di Paolo Borsellino, “affonda i suoi pilastri nel sangue’’.
Non ci stanchiamo di ripetere che quelle stragi sono state il folle rilancio di una partita (che qualcuno ha definito “trattativa’’) giocata da raffinatissime menti criminali, che hanno messo lo Stato italiano sotto scacco per occupare le istituzioni, traballanti dopo Tangentopoli e il crollo dei partiti tradizionali, e conquistare una posta tutta politica: l’abolizione del 41 bis, l’abolizione dell’ergastolo, l’abolizione della confisca dei beni, la revisione dei processi, leggi più favorevoli al rientro dall’estero e alla gestione di ingenti capitali di provenienza oscura.
Il guaio è che, cessate di colpo le stragi, con la nascita della Seconda Repubblica, poco alla volta, una botta da destra e una da sinistra, queste richieste sono diventate materia di riforme, di autentiche concessioni, ovvero leggi dello Stato, in nome di un garantismo ipertrofico che non si capisce a chi debba servire se non agli stessi manovratori occulti della strategia della tensione, alle stesse centrali del potere criminale. Perché?

Quale eredità hanno lasciato le stragi del ’92 e del ‘93 nelle stanze del potere in Italia?

La paura di un nuovo Novantadue, oggi, torna ad agitare il paese: dai veleni del caso Bnl-Unipol, alla nuova contrapposizione tra politica e magistratura, tra ceto politico e informazione, fino all'allarme lanciato recentemente sul ritorno all'operatività di una “nuova P2’’, o meglio di un ''agglomerato oscuro'' che si muove in una logica di ricatto, un “network di potere’’ in possesso di un disegno strategico per indebolire i partiti, per minare la loro credibilità, proprio come avvenne quindici anni fa, con Tangentopoli, in un clima di destabilizzazione sempre più forte culminato poi nella stagione delle stragi. Pensiamo al caso Visco-Speciale, allo spionaggio militare, alla ''control room'' di Telecom, al dossieraggio diffuso, alle campagne di discredito contro Prodi prima delle elezioni 2006. Lo stesso Ingroia, recentemente, in un’intervista tv, ha giudicato la politica italiana una politica ''debole'', sottolineando la necessità della massima vigilanza democratica, per evitare il pericolo di una ''spallata'' alle istituzioni, nuovamente e tristemente attuale nel paese. La storia, insomma, si ripete, sia pure con le dovute differenze, quindici anni dopo le stragi.

È questa l’eredità che pesa come una zavorra sul destino della Seconda Repubblica?
I protagonisti della politica italiana vogliono davvero davvero provare ad avvicinarsi alla verità completa sullo stragismo del '92 e del '93? I potenti della ''casta'', i ministri, i senatori e i deputati italiani, vogliono veramente lavorare al perfezionamento del percorso di verità avviato dalla magistratura e purtroppo rimasto tuttora incompleto? Come mai l’indifferenza, l’ostruzionismo, l’ottusità e la distrazione, le “apparenti ingenuità’’ degli apparati istituzionali preposti alla protezione di Paolo Borsellino, quelle omissioni colpevoli che quindici anni fa portarono alla morte del procuratore aggiunto di Palermo, non hanno finora suscitato una mobilitazione politica, vera, concreta, alla ricerca della verità ulteriore su quell' eccidio?
Perché nessuno all’interno dei partiti, all’interno del Parlamento, all’interno del governo di centro-sinistra, raccoglie la richiesta, più volte avanzata da Rita Borsellino, di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta che scavi sui misteri ancora irrisolti delle stragi del ’92 e del ’93?
C'entra, con questa apatia istituzionale, quell'agenda rubata, forse a scopo di ricatto? I protagonisti occulti di quella stagione di terrore e di trattative sommerse, rimasti impuniti, oggi dove sono? E i loro complici, i garanti del silenzio, si muovono ancora indisturbati nelle stanze dei bottoni? È per questo che le stragi sembrano destinate a restare “buchi neri’’ della nostra storia recente?

Se non proviamo a rispondere a questi interrogativi, se non proviamo a pretendere una risposta da chi ha il potere e il dovere di rispondere alle nostre domande, non potremo dire di aver onorato la memoria di Paolo Borsellino e dei cinque agenti della sua scorta, assassinati a Palermo con una strage al tritolo. Né con una Messa, né con una corona di fiori, né tanto meno con una fiction, sia pure d'autore.

*Autori di L'Agenda rossa di Paolo Borsellino

domenica 8 luglio 2007




Vi invitiamo a dare un'occhiata, sul sito di Avviso Pubblico, al testo del codice di autoregolamentazione dei partiti per la scelta dei candidati alle elezioni amministrative, appovato dalla commissione parlamentare Antimafia nel mese di Aprile.
Per il testo clicca qui...A voi il giudizio.


"...una volta al circolo dei minatori venne un deputato
nazionale, ascoltò i salinari, raccontavano miseria e
l'onorevole chiudeva gli occhi come in preda ad indicibile
sofferenza, infine diede un calcio al tavolo dicendo che
perdio, bisognava fare qualcosa; dal tavolo cadde una
lampada che andò in pezzi, l'onorevole promise grandi cose,
ai minatori toccò comprare una lampada nuova."


(da "Le Parrocchie di Regalpetra" di Leonardo Sciascia )

martedì 3 luglio 2007




Clicca qui per l'intervento-audio di Lidia Ravera in occasione della presentazione della rivista Aidem, una interessante novità editoriale, strumento di analisi e approfondimento sui temi dell’informazione e della comunicazione.

lunedì 2 luglio 2007


"...La mattina del 30 aprile 1982, insieme a Rosario Di Salvo, Pio La Torre stava raggiungendo in auto (una Fiat 132) la sede del partito. Alla macchina si affiancarono due moto di grossa cilindrata: alcuni uomini mascherati con il casco e armati di pistole e mitragliette spararono decine di colpi contro i due politici. Pio La Torre morì all'istante mentre Di Salvo ebbe il tempo per estrarre una pistola e sparare alcuni colpi, prima di soccombere..." tratto da wikipedia.org

Video dell'incontro dal titolo "Dalla mafia delle armi alla mafia dei capitali, per una risposta efficace al mutamento dell'organizzazione mafiosa", promosso in occasione del 25° Anniversario delle uccisioni di Pio La Torre e Rosario Di Salvo.

tratto da radioradicale.it



Clicca qui per gli interventi dei singoli relatori (Enzo Ciconte, Vito Lo Monaco, Giovanni Fiandaca, Isaia Sales, Edmondo Bruti Liberati, Francesco Forgione, Francesco Messineo, Marco Minniti, Alessandro Pajno, Fabrizio Vanorio, Luciano Violante, Giuliano Amato )


MAFIA: INGROIA "OGGI E' SOPRATTUTTO FINANZIARIA"

ROMA (ITALPRESS) - "Falcone diceva alla fine degli anni '80 che la mafia era entrata in borsa, dopo 15 anni la mafia non solo e' entrata in borsa, ma riesce a reinvestire e incrementare le proprie ricchezze, in relazione alla sua capacita' di immettere denaro sporco nei canali leciti. Sono convinto che tutte le mafie, non solo quella siciliana, incidano per il 30% nel sistema finanziario". Lo ha detto il sostituto procuratore della Dda di Palermo, Antonio Ingroia, intervistato da Lucia Annunziata a "In mezz'ora". "Credo che tante ricchezze improvvise lascino adito a piu' di un sospetto - ha aggiunto il magistrato -, ma naturalmente con i sospetti non si costruiscono ne' indagini e ne' processi. Devono aggiungersi degli elementi di prova". "Per la prima volta un ufficio giudiziario, quello di Palermo - ha sottolineato Ingroia -, costituisce un dipartimento ad hoc per contrastare la criminalita' economico-mafiosa. Si parte da una constatazione, che in questo momento la mafia e' soprattutto mafia finanziaria, mafia degli affari". (ITALPRESS). 24-Giu-07

venerdì 29 giugno 2007


Ci scusiamo per il lungo "riposo"...

Vorremmo segnalarvi una iniziativa davvero interessante. Si tratta del progetto Libera-net, uno spazio-banca dati che raccoglie informazioni riguardo le associazioni che a vario titolo sono impegnate in tutto il territorio nazionale nella lotta alla mafia e per la riaffermazione della cultura della legalità. Sono presenti inoltre diversi documenti di dintesi di altrettanti incontri (sui temi della lotta alla usura, sulla confisca dei beni ecc) nonchè una raccolta della legislazione antimafia sia nazionale che regionale attualmente vigente.

Vi consigliamo di darci un'occhiata.

ps: altrettanto ricca, interessante ed aggiornata risulta essere la raccolta di documenti dell'associazione Avviso Pubblico_ http://www.avvisopubblico.it/categorie/pubblicazioni/rapporti_ricerche.shtml

sabato 26 maggio 2007

Vi segnaliamo un interessante convegno-dibattito organizzato dalla associazione NESSUNO TOCCHI CAINO ed il Comune di Ferrara:

Lunedì 28 Maggio 2007
Ore 17.00
Sala Agnelli - Biblioteca Ariostea
Via Scienze, 17 - Ferrara

MORATORIA ONU DELLE ESECUZIONI CAPITALI

Una scelta di civiltà_ Una necessità storica


Intervengono:

Gaetano Sateriale_ Sindaco di Ferrara

Marco Beltrandi_ Deputato Rosa nel Pugno

Paolo Veronesi_ prof. di Diritto Costituzionale, Università di Ferrara


Iscrivetevi alla nostra newsletter.

giovedì 24 maggio 2007

Enzo Biagi intervista Roberto Saviano

Riproponiamo il video dell'intervista di Enzo Biagi a Roberto Saviano , giornalista sotto scorta dopo la pubblicazione del libro "Gomorra".

Prima Parte


Seconda Parte

Libertà di informazione...sì ma sotto scorta!!!


Mafia: Giornalista minacciato a Palermo, assegnata tutela

Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Palermo ha deciso di assegnare un servizio di tutela al cronista di giudiziaria dell’Ansa Lirio Abbate, che nei giorni scorsi è stato oggetto di intimidazioni di stampo mafioso e oggetto di segnali preoccupanti.
La Dda di Palermo, che coordina le indagini condotte dalla squadra mobile, sulla vicenda mantiene uno stretto riserbo. Abbate ha recentemente pubblicato con il collega Peter Gomez, il libro “I complici. Tutti gli uomini di Bernardo Provenzano da Corleone al Parlamento”.

Fonte: repubblica.it


Vi ricordiamo di iscrivervi alla nostra newsletter.

martedì 15 maggio 2007

NEWSLETTER OPERATIVA... ACCORRETE NUMEROSI!!!

Abbiamo aggiunto da poco alcuni nuovi links...vi consigliamo di andare a visitarli.

Vi ricordiamo inoltre che abbiamo attivato la newslwtter. Per iscriversi basta compilare la tabella sulla destra, così da poter ricevere informazioni sui post e materiale aggiunti sul blog, così come per rimanere informati sull iniziative organizzate dalla nostra e altre associazioni.

Grazie per la collaborazione.

Ass. Officina

domenica 13 maggio 2007

Clicca qui per vedere il cortometraggio realizzato con le parole della poesia "La matri di Pippinu" di Umberto Santino_ direttore del Centro Siciliano di Documentazione "Giuseppe Impastato" http://www.centroimpastato.it

Questo il testo della poesia.

Umberto Santino / La matri di Pippinu

Chistu unn’è me figghiu.
Chisti un su li so manu
chista unn’è la so facci.
Sti quattro pizzudda di carni
un li fici iu.

Me fighhiu era la vuci
chi gridava ’nta chiazza
eru lu rasolu ammulatu
di lo so paroli
era la rabbia
era l’amuri
chi vulia nasciri
chi vulia crisciri.

Chistu era me figghiu
quannu era vivu,
quannu luttava cu tutti:
mafiusi, fascisti,
omini di panza
ca un vannu mancu un suordu
patri senza figghi
lupi senza pietà.

Parru cu iddu vivu
un sacciu parrari
cu li morti.
L’aspettu iornu e notti,
ora si grapi la porta
trasi, m’abbrazza,
lu chiamu, è nna so stanza
chi studìa, ora nesci,
ora torna, la facci
niura come la notti,
ma si ridi è lu suli
chi spunta pi la prima vota,
lu suli picciriddu.

Chistu unn’è me figghiu.
Stu tabbutu chinu
di pizzudda di carni
unn’è di Pippinu.

Cca dintra ci sunnu
tutti li figghi
chi un puottiru nasciri
di n’autra Sicilia

1979


La madre di Peppino

Questo non è mio figlio.
Queste non sono le sue mani
questo non è il suo volto.
Questi brandelli di carne
non li ho fatti io.

Mio figlio era la voce
che gridava nella piazza
era il rasoio affilato
delle sue parole
era la rabbia
era l’amore
che voleva nascere
che voleva crescere.

Questo era mio figlio
quand’era vivo,
quando lottava contro tutti:
mafiosi, fascisti,
uomini di panza
che non valgono neppure un soldo
padri senza figli
lupi senza pietà.

Parlo con lui vivo
non so parlare
con i morti.
L’aspetto giorno e notte,
ora si apre la porta
entra, mi abbraccia,
lo chiamo, è nella sua stanza
a studiare, ora esce,
ora torna, il viso
buio come la notte,
ma se ride è il sole
che spunta per la prima volta,
il sole bambino.

Questo non è mio figlio.
Questa bara piena
di brandelli di carne
non è di Peppino.

Qui dentro ci sono
tutti i figli
non nati
di un’altra Sicilia.
Abbiamo attivato la newsletter così da potervi informare tempestivamente sui nuovi post aggiunti, materiale presente sul sito e sulle iniziative organizzate dalla nostra associazione.

Occorre semplicemente inserire i propri dati nella "tabella" a fianco e una volta ricevuta l'email di conferma la procedura è terminata.

Grazie

Ass.Officina

giovedì 10 maggio 2007


Ultima proiezione all'interno del cineforum organizzato dai ragazzi dell'associazione UNIVERSITARIANTIMAFIA :

Giovedì 10 Maggio(oggi)_ Ore 21.00_ Circolo Arci Bolognesi

"Il sasso in bocca "

ospite_ Giuseppe Ferrara_ regista del film

lunedì 7 maggio 2007



Ultima proiezione all'interno del Cineforum di Officina

Martedì 8 Maggio_Ore 21.00_Aula 11_Facoltà di Giurisprudenza

"Le invasioni barbariche" di Denys Arcand

Introduce: prof. Paolo Veronesi

venerdì 4 maggio 2007



Domenica 6 Maggio_Ore 21.00_Circolo Arci Bolognesi

Proiezione del documentario "Un'altra storia"

A cura dell'associazione UNIVERSITARIANTIMAFIA

giovedì 3 maggio 2007


Foto tratta da: http://www.maurobiani.splinder.com

«La speranza è avere fiducia anche nelle curve. La strada del cambiamento non è sempre rettilinea, agevole, spianata. E’ una strada spesso difficile, tortuosa, in salita. Non è la prima volta che le mafie ci provano. E’ già accaduto in Puglia, in Sicilia, su altri terreni confiscati. Certo, c’è un momento di smarrimento e di fatica, anche di sofferenza. Ma anche la consapevolezza che le difficoltà vanno superate e soprattutto superate insieme. L’affermazione dei diritti, la ricerca di giustizia, il desiderio che la legalità vinca sull’illegalità, la correttezza sulla corruzione, non è un impegno solo di qualcuno ma di tutti, un impegno che parla e interroga la coscienza di ogni persona. E’ questo impegno comune che ci permette di vincere sulla rassegnazione. Così come ci aiutano ad andare avanti i tanti segni di positività. La Calabria è una terra bella e difficile, ma con grandi fermenti, tanta voglia di mettersi in gioco, tanta voglia, su certi capitoli, di voltare davvero pagina. Esperienze come quella della Valle del Marro lo dimostrano. Averla presa di mira è una dimostrazione di paura. Paura del desiderio di verità che sta crescendo su quelle terre. Fatti come questo dimostrano non la forza ma la debolezza delle mafie, e ci devono incoraggiare a proseguire tutti insieme sulla strada della legalità e della giustizia». Luigi Ciotti

domenica 29 aprile 2007


Seconda proiezione all'interno del Cineforum di Officina

Mercoledì 2 Maggio_Ore 21.00_Aula 11_Facoltà di Giurisprudenza

"Magdalene" di Peter Mullan

Introduce: prof. Orsetta Giolo

sabato 28 aprile 2007



Domenica 6 Maggio_Ore 21.00_Circolo Arci Bolognesi

Proiezione del documentario "Un'altra storia"

A cura dell'associazione UNIVERSITARIANTIMAFIA

lunedì 23 aprile 2007


Martedì 24 Aprile - Ore 21.00 - SALA COMUNALE CASTELLO ESTENSE

Incontro con Rita Borsellino_Vice-Presidente di Libera

L'appuntamento è inserito all'interno del Festival dei Diritti, dedicato quest'anno all'infanzia.

Per info sul Festival clicca qui.

sabato 21 aprile 2007


Seconda proiezione all'interno del Cineforum di Officina

Mercoledì 2 Maggio_Ore 21.00_Aula 11_Facoltà di Giurisprudenza

"Magdalene" di Peter Mullan

Introduce: prof. Orsetta Giolo

giovedì 19 aprile 2007


Ricordiamo che Domenica 22 Aprile ore 21.00 presso il circolo Arci Bolognesi gli amici dell'associazione UNIVERSITARIANTIMAFIA proietteranno il primo film del cineforum CINEMANTIMAFIA.

"Placido Rizzotto" di Pasquale Scimenca

ospite: Goffredo Fofi_direttore della rivista "Lo Straniero".
Sono molto orgoglioso di voi. Bravi ragazzi continuate così e fottetevene dei fancazzisti di giuri!!!

Umberto

mercoledì 18 aprile 2007


Giovedì 19 Aprile - ore 10.30 - Aula Magna Giurisprudenza - incontro con Don Luigi Ciotti_Presidente Associazione Libera.

Vi aspettiamo!!!

domenica 15 aprile 2007


Sono nuovamente operative le sezioni Officina, Foto, Locandine.

Abbiamo aggiunto delle news scorrevoli - Adnkronos. Cliccando sulla barra si può accedere al sito dell'agenzia.
Graficamente non sono il massimo ma pensiamo possano essere "utili".

giovedì 5 aprile 2007


Giovedì 19 Aprile - ore 10.30 - Aula Magna Giurisprudenza - incontro con Don Luigi Ciotti_Presidente Associazione Libera.

Vi aspettiamo!!!

giovedì 22 marzo 2007

Ci scusiamo per eventulali problemi tecnici riguardanti le sezioni Foto, Locandine ed Officina...

Le sezioni saranno al più presto ripristinate.

Grazie

Ecco la locandina della nostra prossima iniziativa...

Mercoledì 28 marzo - ore 10.30 - aula 1 - Facoltà di Giurisprudenza

cliccate sull'immagine per ingrandirla.

lunedì 26 febbraio 2007

Convocazione riunione

RIUNIONE OFFICINA:

Martedì 27 febbraio

Ore 21

Aula 8 della Facoltà di Giurisprudenza

lunedì 5 febbraio 2007

Per poter visualizzare i files del Blog(Documenti,Foto...)è necessario disporre di Acrobat Reader, che può essere scaricato gratuitamente cliccando sul link che troverete nella sezione "Strumenti" nella barra di destra...

Ass.Officina

sabato 27 gennaio 2007

Abbiamo aggiunto le foto del gruppo teatrale...le trovate nella colonna di destra.

Abbiamo anche inserito qualche altro link, semi filosofici e studi per la pace.Vi consigliamo di darci un'occhiata...

Naturalmente è rinnovato l'invito a segnalarci quei siti che possano essere interessanti.

Grazie

venerdì 26 gennaio 2007


Ecco il nostro gruppo teatrale al termine dello spettacolo di ieri...
Bravi,bravi,bravi...brava la regista, Roberta Pazi, e un grazie per la collaborazione alla Facoltà.
Ma lasciatelo dire, un ringraziamento va sopratutto a chi ha spostato i tavoli e i drappi dall'Aula magna...
Tra qualche giorno le altre foto e appena pronto il video.

venerdì 12 gennaio 2007

Ricordiamo che giovedì 25 gennaio all'interno delle iniziative promosse dalla Facoltà di Giurisprudenza di Ferrara per la Giornata della Memoria si terrà una rappresentazione sul tema organizzata dal gruppo teatro di Officina.

Invitiamo chiunque fosse interessato a partecipare.

Cliccando sul link è possibile scaricare la locandina degli incontri.


Ass.Officina