sabato 15 dicembre 2007



2007-12-14

NEW YORK - Giornata storica per gli avversari della pena di morte in America: il New Jersey ha votato l'abolizione delle esecuzioni diventando il primo stato americano a mandare in pensione il boia da quando nel 1976 la Corte Suprema autorizzò la ripresa delle esecuzioni.
La Camera del New Jersey ha votato per 44 a 36 l'abolizione della pena di morte dopo che la misura era già stata approvata lunedì dal Senato dello stato. L'effetto pratico della storica decisione è quello di salvare la vita agli otto detenuti che si trovano nel braccio della morte, che vedranno trasformata in ergastolo la loro condanna.
Del resto era dal 1963 che non venivano più effettuate esecuzioni nel New Jersey anche se la camera della morte era stata riaperta nel 1982. Il governatore del New Jersey Jon Corzine, un democratico contrario alla pena capitale, aveva promesso di ratificare il provvedimento che commuterà le esecuzioni nel carcere a vita per gli otto detenuti in attesa di comparire davanti al boia. Ma l'effetto più ad ampio raggio del parlamento del New Jersey è quello di dare ancora più dinamismo al movimento che si batte negli Stati Uniti per ottenere l'eliminazione totale del boia.
La Corte Suprema ascolterà il mese prossimo le due parti nella vertenza legale che potrebbe portare ad una sentenza ancora più importante dovendo decidere sulla legalità delle iniezioni letali. E la prossima settimana sarà l'Assemblea Generale dell'Onu a votare, il 18 dicembre, sulla proposta di moratoria sulla pena di morte promossa dall'Italia e giunta adesso al traguardo finale. Sono tutti segnali che mostrano come il partito degli avversari della pena di morte stia diventando ormai maggioritario sia a livello internazionale sia in un paese come gli Stati Uniti dove solo 13 stati non avevano finora le pena di morte nei loro ordinamenti.
Adesso, con la decisione del New Jersey, sono diventati 14. Ma molti stati hanno di fatto sospeso le esecuzioni da quando la Corte Suprema aveva deciso a settembre di prendere in esame la costituzionalità dell'uso delle iniezioni letali facendo scattare una moratoria di fatto sulle esecuzioni.
Da allora infatti tutte le richieste dei legali di condannati di rinviare le esecuzioni, in attesa della decisione della Corte Suprema sulla costituzionalità delle iniezioni, sono state accolte. La moratoria di fatto sulle esecuzioni negli Usa ha bloccato a 42 il numero delle vittime del boia quest'anno negli Stati Uniti.

tratto da ansa.it

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