mercoledì 28 novembre 2007

DIRITTO PENALE DEL NEMICO

Il caso Abu Omar e gli abusi Cia secondo Claudio Fava


tratto da arcoiris.tv

per il testo della della relazione presentata dalla commissione d'inchiesta «sul presunto uso dei paesi europei da parte della CIA per il trasporto e la detenzione illegali di prigionieri» clicca qui.

DIRITTO PENALE DEL NEMICO


incontro del 30 novembre

per chi volesse consultarla ecco la scheda informativa del servizio stampa del Parlamento Europeo sulla approvazione il 14 Febbraio 2007 della relazione presentata dalla commissione d'inchiesta «sul presunto uso dei paesi europei da parte della CIA per il trasporto e la detenzione illegali di prigionieri».
La scheda è la versione in lingua italiana e per questa ragione evidenzia i profili della relazione relativi all'implicazione delle autorità italiane nelle consegne straordinarie di presunti terroristi.

per la scheda clicca qui.

DIRITTO PENALE DEL NEMICO


iniziativa promossa da

ASSOCIAZIONE OFFICINA
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
CENTRO DOCUMENTAZIONE EUROPEA



Venerdì 30 novembre 2007, ore 10.00, Facoltà di Giurisprudenza

DIRITTO PENALE DEL NEMICO, VOLI SEGRETI CIA,
CASO ABU OMAR


ne discutono

Massimo Donini_ Professore nell’Università di Modena e Reggio
Claudio Fava_Parlamentare europeo
Armando Spataro_Procuratore della Repubblica aggiunto in Milano

segue dibattito

Coordinano la discussione e il dibattito:

Alessandro Bernardi
, Guido Casaroli e Daniele Negri
Professori nell’Università di Ferrara

per la locandina clicca qui.

martedì 20 novembre 2007

IL BEL PAESE VISTO ATTRAVERSO LA MACCHINA DA PRESA




A cura dell’associazione Officina

IL BEL PAESE VISTO ATTRAVERSO LA MACCHINA DA PRESA

Cineforum Officina novembre_dicembre 2007

C'ERAVAMO TANTO AMATI
regia di Ettore Scola

Martedì 27 Novembre Ore 21.00,
Facoltà di Giurisprudenza, Aula 11


introduce_ prof. Andrea Pugiotto

INGRESSO GRATUITO

per la locandina clicca qui.

giovedì 15 novembre 2007

IL BEL PAESE VISTO ATTRAVERSO LA MACCHINA DA PRESA




IL BEL PAESE VISTO ATTRAVERSO LA MACCHINA DA PRESA


Cineforum Officina novembre_dicembre 2007

LE MANI SULLA CITTA'
regia di Francesco Rosi

Martedì 20 Novembre Ore 21.00,
Facoltà di Giurisprudenza, Aula 11


introduce_ prof. Paolo Veronesi

INGRESSO GRATUITO

per la locandina clicca qui.

martedì 13 novembre 2007

Vorrei ringraziare Vito Todeschini e Antonio Iannì per aver ideato ed elaborato il progetto relativo all'organizzazione di un convegno sul testo unico di legislazione antimafia. Bravi ragazzi, la vostra associazione ha ottenuto i fondi per realizzarlo!

Cari ragazzi, voi mi insegnate che è meglio agire nella legalità, con piena dignità, che racimolare qualche soldino divenendo "amici degli amici"!

A presto

Umberto

lunedì 12 novembre 2007

POST-IT




Per il ciclo di incontri

Esperienze di lotta e democrazia dal basso

Martedì 13 Novembre Ore 10.30,
Facoltà di Giurisprudenza, Aula 1


CHIAPAS: DIETRO IL PASSAMONTAGNA

Proiezione dei documentari

“ZAPATISMO, LA VITA DELLE DONNE IN RESISTENZA”, “LA LOTTA DELL’ACQUA”, “L’ORTO DI ZAPATA”


A seguire dibattito con

Stefania Andreotti (associazione Oltre Confine)
Francisco Esau Vazquez Mota (fondatore messicano di Promedios)

Introduce

Dott. Luca Bizzarri

per la locandina clicca qui.

venerdì 9 novembre 2007

MONSIGNOR BREGANTINI TRASFERITO DA LOCRI A CAMPOBASSO



tratto da www.la7.it

MONSIGNOR BREGANTINI TRASFERITO DA LOCRI A CAMPOBASSO




Il vescovo che voleva svuotare la 'ndrangheta
di GIUSEPPE BALDESSARRO

REGGIO CALABRIA - "La 'ndrangheta è una società apparentemente forte, ma all'interno è fragilissima per cui la si deve svuotare agendo tra la gente in maniera da dimostrare quanto è ridicola e stupida". Giancarlo Maria Bregantini, vescovo di Locri , da oggi nuovo "pastore" di Campobasso, conosce bene le dinamiche del fenomeno mafioso calabrese.

Le ha imparate nei 13 anni passati nella provincia di Reggio Calabria. In uno dei territori più violenti e depressi d'Italia. Le ha studiate a fondo e capite, nella loro essenza. Comprendere e operare è stato per oltre un decennio un tutt'uno, su ogni fronte. "Facendo quello che c'era da fare e dicendo quello che c'era da dire. Quotidianamente". E più il "vescovo operaio" della Locride andava avanti, più diventava punto di riferimento di tanti, tantissimi. Per questo alla notizia del suo trasferimento in Calabria è scoppiata la rivolta. Un moto istintivo di gente comune soprattutto, a cui si sono accodati parlamentari, rappresentanti istituzionali, sindaci, intellettuali e associazioni.

Oggi, a Santa Maria del Mastro, sede della Curia vescovile di Locri-Gerace sono arrivati in tanti a salutare il prete "anti 'ndrangheta". Una raccolta di firme "per attestare la gratitudine dei calabresi" e tante lacrime di commozione. Perché ora, dice un cartello, "i locresi si sentono ancora più soli". Vorrebbero che restasse, che la decisione fosse rivista, revocata. Ma sanno che non sarà possibile e che "Bregantini quella promozione a vescovo metropolita la merita". Il religioso obbedirà al Vaticano, "anche se a volte è faticoso", e lo stesso faranno i fedeli che lo hanno ascoltato e seguito nel suo percorso ti uomo del Trentino capace di parlare al sud.

Un uomo di Chiesa che ha saputo "sporcarsi le mani", parlando di lotta alla mafia in maniera concreta. Lo si incontrava spesso in giro per la Diocesi. Amava partecipare alla vita delle parrocchie, sapere e conoscere. I familiari delle vittime della mafia erano di casa nei suoi uffici, come pure lo erano le tante madri e sorelle di mafiosi. "Nessun escluso mai", amava dire.

E lo diceva con i fatti. Partendo dai bisogni della gente, aveva dato vita alle cooperative di lavoro in Aspromonte. Nelle Serre della cooperativa del Bomanico, a pochi chilometri da San Luca, lavoravano anche alcuni ragazzi parenti di mafiosi, e quando qualcuno glielo faceva notare, a fronte dei tanti disoccupati calabresi con lo stesso bisogno di un impiego, lui replicava duramente: "E' così che si combatte la 'ndrangheta, levandogli la terra attorno".
Prete tosto Bregantini, aveva invitato i parroci a non cresimare le persone che si presentavano all'altare con un padrino mafioso. E dopo la strage di Duisburg era stato nelle case di San Luca a dire alle donne di ribellarsi "perché quelli che finiscono ammazzati sono i vostri figli, mariti e fratelli"

Dopo l'eccidio di Ferragosto in Germania chiese ed ottenne per quelle sei vittime della faida i funerali pubblici. Poi un mese dopo è andato a Duisburg e si è inginocchiato davanti la pizzeria teatro della strage. Senza clamori. Parlava alla gente della pochezza e della miseria della mafia. Parlava pubblicamente della "massoneria e dei colletti bianchi che nutrono e si nutrono di 'ndrangheta". Ed erano frustate anche contro i governi ed i politici: "Inadeguati a rappresentare i bisogni della gente". Prete fastidioso Giancarlo Maria Bregantini. Scomodo per i pochi forti, indispensabile per i molti deboli.

(8 novembre 2007) tratto da www.repubblica.it

mercoledì 7 novembre 2007

CHIAPAS: DIETRO IL PASSAMONTAGNA


Per il ciclo di incontri

Esperienze di lotta e democrazia dal basso
Martedì 13 Novembre Ore 10.30,
Facoltà di Giurisprudenza, Aula 1

CHIAPAS: DIETRO IL PASSAMONTAGNA

Proiezione dei documentari

“ZAPATISMO, LA VITA DELLE DONNE IN RESISTENZA”, “LA LOTTA DELL’ACQUA”, “L’ORTO DI ZAPATA”

A seguire dibattito con

Stefania Andreotti (associazione Oltre Confine)
Francisco Esau Vazquez Mota (fondatore messicano di Promedios)

Introduce

Dott. Luca Bizzarri


per la locandina clicca qui.