sabato 16 maggio 2009

Cineforum "VITE DI SCARTO"_ 19 MAGGIO...E MAGARI ANCHE NA SPAGHETTATA!!!



A cura dell’' associazione Officina

Cineforum "VITE DI SCARTO"

A Scanner Darkly

regia di
Richard Linklater

MARTEDI' 19 MAGGIO Ore 21.00,
Facoltà di Giurisprudenza, Aula 9


introduce_ dottor Trapella

INGRESSO GRATUITO

per visualizzare la locandina dell'incontro clicca qui.

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A pranzo con l'Onda
La mensa universitaria di Ferrara è la più cara d’Italia!


C’era una volta Ardsu…
… e alla mensa universitaria, in relazione alla tua fascia di reddito, con 0; 2,19; 2,90; 4,25 o 6,76 euro potevi mangiare: primo, secondo e contorno…

…poi venne Er-Go...
...e per tutti arrivò la TARIFFA UNICA di 6,98 euro, facendo balzare, a scapito degli studenti, la mensa di Ferrara al primo posto tra le più care d’Italia.
Il costo della mensa universitaria di Ferrara è una anomalia rispetto alle altre regioni italiane; un’anomalia che pesa sulle tasche degli studenti.

Il Coordinamento Studenti Unife rivendica un diritto allo studio che preveda strumenti di agevolazione per gli studenti e per le loro famiglie. Agevolazioni nelle quali, a pieno titolo, rientra sicuramente un accesso economicamente sostenibile al servizio di ristorazione.

Per questo la richiesta dell'Onda è che l’azienda ER.GO preveda nei bandi di concorso 2009/2010 una tariffazione graduata sulla base degli indicatori ISEE. Rivendicazione già portata all'attenzione del presidente Er-Go, Merighi, e che nelle prossime settimane saranno riformulate all'assessore regionale (con il quale è già stato fissato un incontro con una delegazione del movimento).

DIFENDI I TUOI DIRITTI
SOSTIENI LA NOSTRA AZIONE

Combatti anche tu il CARO-MENSA:
12 - 19 - 26 maggio 2009
Piazza Cattedrale

dalle 12.00 alle 14.00

PASTA per tutti

sabato 9 maggio 2009

Cineforum "VITE DI SCARTO"_ 12 MAGGIO....ED ALTRO ANCORA


A cura dell’' associazione Officina

Cineforum "VITE DI SCARTO"

All the invisible children

regia di M. Charef, J.Woo, E. Kusturica, S. Lee, K. Lund, J. Scott, R. Scott,S. Veneruso

Martedì 12 MAGGIO Ore 21.00,
Facoltà di Giurisprudenza, Aula 9


introduce_ dottoressa Zanetti

INGRESSO GRATUITO


per visualizzare la locandina dell'incontro clicca qui.

Grazie.


# ED ALTRO ANCORA... #

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA
FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA
DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE


Aspettando la Staffetta delle donne contro la violenza sulle donne

In collaborazione con UDI-Ferrara

SEMINARIO

# LA VIOLENZA DI GENERE TRA RETORICHE SECURITARIE E QUESTIONE CULTURALE #


INTERVENTI DI:

EUGENIO ARCIDIACONO, ricercatore del Servizio politiche per la sicurezza e la polizia
locale Regione Emilia Romagna
COSTANZA BERNASCONI, docente di Diritto penale, Univ. Ferrara
STEFANIA CARNEVALE, docente di Diritto dell'esecuzione penale, Univ. Ferrara
STEFANIA GUGLIELMI, avvocata Udi
RITA MAZZANTI, Consigliera di parità Provincia di Ferrara
ELISABETTA PAVANI, operatrice del Centro donna giustizia di Ferrara

MODERA: CRISTIANA FIORAVANTI, docente di Diritto dell’Unione europea, Univ. Ferrara
CONCLUDE: GIUDITTA BRUNELLI, docente di Diritto costituzionale, Univ. Ferrara


MARTEDI' 12 MAGGIO ORE 16

Sala Consiliare, Facoltà di Giurisprudenza
c.so Ercole I d'Este, 44, Ferrara

mercoledì 6 maggio 2009

RIVOLUZIONE FEMMINISTA: CHIMERA O REALTA'?

La Facoltà di Giurisprudenza e l'associazione Officina nell’ ambito del ciclo di incontri:

"RIVOLUZIONE FEMMINISTA: CHIMERA O REALTA'?"


presentano

"C'ERA UNA VOLTA IL MOVIMENTO FEMMINISTA_TRA MEMORIA STORICA E OBLIO"


Intervengono:

- MARINA SANTINI (Docente di Italiano e Storia, autrice di saggi. Ha lavorato e successivamente diretto, l’Archivio- Centro Documentazione del Corriere della Sera. Fa parte della Comunità di
pratica e riflessione pedagogica e di ricerca storica di Milano)

- ELDA GUERRA
(Studiosa di gender history, oral history e dei rapporti generazionali, collabora con il
Dipartimento di Discipline storiche dell’Università di Bologna)

Giovedì 7 maggio 2009, ore 14.30, Aula 7

Facoltà di Giurisprudenza di Ferrara, Corso Ercole I D'Este 37

per visualizzare la locandina dell'incontro clicca qui.


per visualizzare il testo dell'intervento di Luisa Muraro, all'interno del primo incontro del ciclo tenutosi l'11 marzo scorso...clicca qui.

domenica 3 maggio 2009

PROGRAMMA DELLA SETTIMANA...





# MARTEDI' 5 MAGGIO #




A cura dell’ associazione Officina

Cineforum
"VITE DI SCARTO"

La giusta distanza
regia di Carlo Mazzacurati

Martedì 5 Maggio_ Ore 21.00,
Facoltà di Giurisprudenza, Aula 9


introduce_ prof. Pugiotto


INGRESSO GRATUITO


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# MERCOLEDI' 6 MAGGIO #

notte bianca dell’ ONDA_ Ferrara

per visualizzare la locandina dell'evento clicca qui.



# GIOVEDI' 7 MAGGIO #


La Facoltà di Giurisprudenza e l'associazione Officina nell’ ambito del ciclo di incontri:

"RIVOLUZIONE FEMMINISTA: CHIMERA O REALTA'?"


presentano

"C'ERA UNA VOLTA IL MOVIMENTO FEMMINISTA_TRA MEMORIA STORICA E OBLIO"


Intervengono:

- MARINA SANTINI (Docente di Italiano e Storia, autrice di saggi. Ha lavorato e successivamente diretto, l’Archivio- Centro Documentazione del Corriere della Sera. Fa parte della Comunità di
pratica e riflessione pedagogica e di ricerca storica di Milano)

- ELDA GUERRA
(Studiosa di gender history, oral history e dei rapporti generazionali, collabora con il
Dipartimento di Discipline storiche dell’Università di Bologna)

Giovedì 7 maggio 2009, ore 14.30, Aula 7

Facoltà di Giurisprudenza di Ferrara, Corso Ercole I D'Este 37

per visualizzare la locandina dell'incontro clicca qui.


per visualizzare il testo dell'intervento di Luisa Muraro, all'interno del primo incontro del ciclo tenutosi l'11 marzo scorso...clicca qui.

sabato 2 maggio 2009

Stampa, Freedom House declassa l'Italia "Non è più un Paese pienamente libero"

ROMA - La libertà di stampa si sta riducendo in tutto il mondo, e l'Italia non è esente da questa forma di degrado. Nel rapporto 2009 di Freedom House (organizzazione autonoma con sede negli Stati Uniti, che si pone come obiettivo la promozione della libertà nel mondo), infatti il nostro Paese viene declassato per la prima volta da Paese 'libero' (free) a 'parzialmente libero' (partly free), unico caso nell'Europa Occidentale insieme alla Turchia.

Le ragioni della retrocessione dell'Italia sono molteplici, spiegano gli estensori del Rapporto, che esamina la libertà di stampa in 195 Paesi da quasi 30 anni (dal 1980): "Nonostante l'Europa Occidentale goda a tutt'oggi della più ampia libertà di stampa, l'Italia è stata retrocessa nella categoria dei Paesi parzialmente liberi, dal momento che la libertà di parola è stata limitata da nuove leggi, dai tribunali, dalle crescenti intimidazioni subite dai giornalisti da parte della criminalità organizzata e dei gruppi di estrema destra, e a causa dell'eccessiva concentrazione della proprietà dei media".Più in dettaglio, Freedom House riconosce che, in generale, in Italia "la libertà di parola e di stampa sono costituzionalmente garantite e generalmente rispettate, nonostante la concentrazione della proprietà dei media". Ma è proprio quest'ultimo il punto dolente. Certo, c'è la legge Gasparri, rispetto alla quale l'organizzazione avalla le critiche secondo le quali introduce norme che favoriscono l'attuale presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Ci sono i tanti processi per diffamazione a carico di altrettanti giornalisti, Freedom House ne cita alcuni tra i più eclatanti, tra i quali quelli a carico di Alexander Stille e di Marco Travaglio.

Ma il punto veramente dolente, a giudizio dell'organizzazione, è costituito "dalla concentrazione insolitamente alta della proprietà dei media rispetto agli standard europei". Berlusconi, affermano senza reticenze gli autori del rapporto, controlla attraverso il governo la Rai, e possiede Mediaset. E la crisi di La7 non ha certo giovato in questo panorama.

Tra i Paesi europei, anche la Grecia ha subito un significativo arretramento: precede infatti l'Italia di una sola postazione, e tuttavia mantiene la valutazione 'free', a differenza del nostro Paese. La quartultima posizione nell'Europa Occidentale è occupata dalla Grecia, preceduta, a parità di giudizio, da Malta, Francia e Cipro. Nella classifica generale l'Italia è al settantunesimo posto, a pari merito con Benin e Israele (tutti e tre primi 'partly free' della tabella).

I Paesi più liberi dell'Europa Occidentale sotto il profilo della libertà di stampa, sono, a giudizio di Freedom House, l'Islanda (primo), la Finlandia e la Norvegia (secondi), la Danimarca e la Svezia (quarti). Gli stessi Paesi sono anche in cima alla classifica generale. I primi Paese non europei nella classifica mondiale della libertà di stampa redatta da Freedom House sono la Nuova Zelanda e la Repubblica di Palau, all'undicesimo posto a pari merito con il Liechtenstein. Gli Stati Uniti arrivano solo al ventiquattresimo posto, a pari merito con la Repubblica Ceca e con la Lituania (rientrano ampiamente comunque tra i Paesi che godono di una libera stampa).

Ma la situazione europea, a parte il significativo deterioramento del clima in Italia, è decisamente positiva rispetto a quella di altre aree del mondo. "La professione giornalista è attualmente alle corde - denuncia Jennifer Windsor, direttore esecutivo di Freedom House - e sta lottando per rimanere in vita, stremata dalle pressioni dei governi e di altri potenti soggetti e dalla crisi economica globale. La stampa è la prima difesa della democrazia e la sua vulnerabilità ha enormi implicazioni per la sua tenuta, se i giornalisti non sono in grado di tener fermo il loro tradizionale ruolo di controllori dei poteri".

Poco più di un terzo dei 195 Paesi esaminati garantiscono attualmente la libertà di stampa: sono classificati 'free' solo 70 Stati, il 36% del campione. Sessantuno (il 31%) sono 'parzialmente liberi' e 64 (il 33%) sono 'non liberi'. Secondo l'indagine, solo il 17% della popolazione mondiale vive in Paesi che godono di una stampa libera.

La situazione è particolarmente peggiorata, oltre che in Italia, nell'Est asiatico, mentre per alcuni Paesi dell'ex Unione Sovietica, del Medio Oriente e del Nord Africa Freedom House parla di vere e proprie intimidazioni nei confronti della stampa libera. Un significativo passo in avanti è stato registrato dalle Maldive, passate dalla categoria 'not free' a quella 'free' grazie all'adozione di una nuova costituzione che protegge la libertà di manifestazione del pensiero, e al rilascio di un importante giornalista, detenuto in carcere.

Decisi peggioramenti si sono registrati in Cambogia ('not free'), Paese nel quale sono aumentate le forme di intimidazione e di violenza nei confronti dei giornalisti; Hong Kong ('partly free'), a causa delle eccessive forme di pressione esercitate dalla Cina, la stessa Cina e Taiwan; Bulgaria, Croazia, Bosnia e Russia; Israele, dove le pressioni sui giornalisti sono fortemente aumentate nel corso dell'ultimo conflitto a Gaza; Senegal e Madagascar; Messico, Bolivia, Ecuador, Guatemala e Nicaragua.

ROSARIA AMATO

venerdì 1 maggio 2009

VERONICA LARIO

La moglie del premier "POSSEDUTA" dai giornali di sinistra??
Berlusconi costretto a ritirare le liste...

BRUTTA STORIA DI RAZZISMO

Dopo le veline si candida nel pdl anche il gabibbo ma viene escluso per il COLORE DELLA PELLE!!

la ex velina:"è un maniaco gira per gli studi vestito solo di un papillon!"