sabato 22 dicembre 2007

ZAPPING



SABATO 22 DICEMBRE, ORE 20.30, la7

LA MEMORIA HA UN COSTO


A 15 anni dalle stragi di Capaci e di Via D'Amelio a Palermo, a che punto è la lotta alle mafie? Chi continua a resistere tutti i giorni in prima linea? Roberto Burchielli e Mauro Parissone, i due autori e registi di H24 già vincitori quest'anno del Premio Ilaria Alpi, tornano su LA7 e Mtv Italia con un docufilm in presa diretta sui luoghi che furono teatro dei due attentati. Gli stessi luoghi dove oggi c'è però ancora chi riesce ad avere speranza: i ragazzi di "Libera" e di don Luigi Ciotti, ma anche i parenti che hanno perso i propri cari sotto i colpi di una vera e propria guerra che va avanti da troppi anni. Un film che testimonia la rinnovata vitalità della Chiesa (e non solo), e che, attraverso anche immagini inedite delle stragi del '92 e di quella di Via Carini in cui perse la vita il generale Dalla Chiesa, compie un viaggio a ritroso alla ricerca di una memoria che sappia farsi collettiva.

tratto da la7.it
---------------------------------------------------------------------------------------

SABATO 22 DICEMBRE, ORE 23.45, RaiTre


La generazione scomparsa

UN GIORNO IN PRETURA inizia dal 22 dicembre, per sei settimane, una serie dedicata alla giustizia per crimini commessi fuori dai confini italiani.

La prima puntata racconta una tragedia dell'umanità, quella di una intera generazione scomparsa sotto la dittatura militare nell'Argentina degli anni ’70. Il processo si è svolto a Roma nel 2006-2007, perché nella strage furono coinvolti anche molti italiani residenti in Argentina. Il Tribunale ha condannato all'ergastolo alcuni dei responsabili di quel genocidio, i capi di uno dei più terribili centri clandestini di detenzione istituiti in Argentina, l'ESMA la scuola meccanica della Marina Militare, dove vennero torturati e fatti sparire 5000 giovani. Le voci dei pochi sopravvissuti a quella barbarie formano il racconto di questo processo.
Perché un processo 30 anni dopo il dramma? Perché non si possono dimenticare 30.000 morti, le tragiche modalità con cui furono eliminati, né i 500 bambini sottratti alle proprie madri. Perché non si può dimenticare un’ intera generazione scomparsa nel nulla. La giustizia italiana è riuscita finalmente a stabilire la verità e a condannare i colpevoli.

tratto da rai.it

mercoledì 19 dicembre 2007

LA MEMORIA HA UN COSTO



A partire da mercoledì 19 fino al 23 dicembre su LA7 e MTV Italia andranno in onda documentari, talk show dedicati e speciali realizzati anche grazie alla collaborazione di molti ragazzi coinvolti in prima persona in vicende di mafia.
La memoria ha un costo

La prima messa in onda dedicata alle Mafie sarà su LA7 che trasmetterà, mercoledì 19 alle ore 22.30, in anteprima esclusiva, il documentario “La memoria ha un costo”, prodotto da H24 e realizzato dagli autori Mauro Parissone e Roberto Burchielli, vincitori quest’anno del premio Ilaria Alpi. Il film avrà una programmazione capillare su entrambe le reti per dare più possibilità di visione agli spettatori. Oltre dunque alla messa in onda di mercoledì 19 dicembre “La Memoria ha un Costo” andrà in onda sempre su LA7 sabato 22 dicembre alle ore 20.30 e, su Mtv Italia, venerdì 21 dicembre alle 23.00 e domenica 23 dicembre alle ore 17.00.
A 15 anni dalle stragi di Capaci e Via D'Amelio a che punto è la lotta alle mafie? Chi continua a restare tutti i giorni in prima linea? Roberto Burchielli e Mauro Parissone, i due autori e registi di H24 già vincitori del Premio Ilaria Alpi, tornano su LA7 con un docufilm in presa diretta sui luoghi che furono teatro della tragedia. Gli stessi luoghi dove oggi c'è però ancora chi riesce ad avere speranza: l'associazione "Libera. Associazioni nomi e numeri contro le mafie" di don Ciotti, ma anche i parenti che hanno perso i propri cari sotto i colpi di una vera e propria guerra che va avanti da troppi anni. Un film che testimonia la rinnovata vitalità dell'antimafia sociale e che, anche attraverso immagini inedite delle stragi del '92 e di quella di Via Carini in cui perse la vita il generale Dalla Chiesa, compie un viaggio a ritroso alla ricerca di una memoria che sappia farsi collettiva.




La musica contro le mafie: Corleone in concerto

I giovani siciliani saranno i protagonisti di una tre giorni speciale di Trl – Total Request Live – il programma cult di Mtv Italia abitualmente in diretta da Piazza Duomo a Milano che per l’occasione si trasferirà in Piazza Falcone e Borsellino a Corleone, luogo storiograficamente simbolo della criminalità organizzata.
Un “evento” live molto diverso da quelli cui, sfortunatamente, i giovani di Corleone sono costretti a partecipare, fatto di musica dal vivo, divertimento e gioco, ma anche di pensieri e riflessioni. Un evento che riprende idealmente un percorso iniziato in occasione del quindicinale della strage di Capaci, quando Mtv Italia ha seguito moltissimi ragazzi nel loro viaggio della memoria verso Corleone, nei luoghi della strage, fino al loro incontro con Maria Falcone, sorella del giudice ucciso dalla Mafia e presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone.

domenica 16 dicembre 2007

Breve lezione sulla satira

Dal blog di Daniele Luttazzi:

"Al Direttore di Repubblica:
è disarmante vedere firme celebri annaspare di fronte alla satira e alla sua natura. Quello della volgarità, da sempre, è il pretesto principe di chi vuole tappare la bocca alla satira. Che sia chiaro una volta per tutte ( i furbastri più o meno interessati mi hanno un po' stufato ): la volgarità è la TECNICA della satira. Con questa tecnica, la satira esprime idee e opinioni. Censurare la satira ( in nome del cattivo gusto o di altri princìpi volatili e capziosi ) è censurare le opinioni. E' fascismo. Chi si attarda in disquisizioni sul buon gusto è un censore. Punto. L'unico limite lo stabilisce la legge: diffamazione, calunnia. La satira è arte: o è totalmente LIBERA, o non è satira. Se io parlo del sostegno immondo di Ferrara alla guerra criminale di Bush, Blair e Berlusconi in Iraq, e voi vi scandalizzate dei toni satirici invece che di Abu Grahib o del napalm a Falluja, la vostra scala di valori è corrotta. Era questo il significato di quel monologo. Come volevasi dimostrare."


Intervista sulla satira



Come si può sopportare tutto questo?

sabato 15 dicembre 2007

Finanziaria, armi, politica: Che vergogna!


Un appello di Alex Zanotelli

Rimango esterrefatto che la Sinistra Radicale (la cosiddetta Cosa Rossa) abbia votato, il 12 novembre, con il Pd e tutta la destra, per finanziare i CPT, le missionimilitari e il riarmo del nostro paese. Questo nel silenzio generale di
tutta la stampa e i media .Ma anche nel quasi totale silenzio del "mondo della pace ".Ero venuto a conoscenza di tutto questo poche ore prima del voto. Ho lanciato subito un appello in internet: era già troppo tardi. La "frittata" era già fatta. Ne sono rimasto talmente male, da non avere neanche voglia di riprendere la penna. Oggi sento che devo esternare la mia delusione, la mia rabbia. Delusione profonda verso la
Sinistra Radicale che in piazza chiede la chiusura dei "lager per gli immigrati", parla contro le guerre e l'mperialismo e poi vota con la destra per rifinanziarli. E sono fior di quattrini! Non ne troviamo per la scuola, per i servizi sociali, ma per le armi SI'! E tanti!!
Infatti la Difesa per il 2008 avrà a disposizione 23,5 miliardi di euro:
un aumento di risorse dell'11% rispetto alla finanziaria del 2007, che
già aveva aumentato il bilancio militare del 13%. Il governo Prodi in due anni ha già aumentato le spese militari del 24%!! Ancora più grave per me è il fatto dei soldi investiti in armi pesanti. Due esempi sono gli F35 e le fregate FREMM. Gli F35 (i cosiddetti Joint Strike Fighter) sono i nuovi aerei da combattimento (costano circa 110 milioni di Euro cadauno). Il sottosegretario alla Difesa Forcieri ne aveva sottoscritto, a Washington, lo scorso febbraio, il protocollo di intesa. In Senato, alcuni (solo 33) hanno votato a favore dell' emendamento Turigliatto contro il finanziamento degli Eurofighters, ma subito dopo hanno tutti votato a favore dell' articolo 31 che prevede anche il finanziamento ai satelliti spia militari e le fregate da combattimento FREMM.Per gli Eurofighters sono stati stanziati 318 milioni di Euro per il 2008, 468 per il 2009, 918 milioni per il 2010, 1.100 milioni per ciascuno degli anni 2011 e 2012! Altrettanto è avvenuto per le fregate FREMM e per i
satelliti spia. E' grave che la Sinistra, anche la Radicale, abbia votato massicciamente per tutto questo, con la sola eccezione di Turigliatto e Rossi, e altri due astenuti o favorevoli. Purtroppo il voto non è stato registrato nominativamente! Noi vogliamo sapere come ogni senatore vota ! Tutto questo è di una gravità estrema! Il nostro paese entra così nella grande corsa al riarmo che ci porterà dritti all'attacco all'Iran e alla guerra atomica. Trovo gravissimo il
silenzio della stampa su tutto questo: una stampa sempre più appiattita! Ma ancora più grave è il nostro silenzio: il mondo della pace che dorme sonni tranquilli. E' questo silenzio assordante che mi fa male. Dobbiamo reagire, protestare, urlare! Il nostro silenzio, il silenzio del movimento per la pace significa la morte di milioni di persone e dello stesso pianeta. La nostra è follia collettiva, pazzia eretta a Sistema.
E' il trionfo di "O' Sistema". Dobbiamo riunire i nostri fili per legare il Gigante, l'Impero del denaro. Come cittadini attivi non violenti dobbiamo formare la nuova rete per dire No a questo Sistema di Morte e un Sì perché vinca la Vita.

(20/11/2007)

Fonte: Megachip

RETE NOSTRA



Rete nostra - Nea Polis 13/12/07

” In rete ” per conoscere, e, quindi, combattere mafia e organizzazioni criminali. Internet per raccontare soprattutto alle giovani generazioni la storia, passata e contemporanea, di Cosa Nostra, camorra, ‘ndrangheta e sacra corona unita.
www.camera.it/bicamerali/leg15/commbicantimafia è stato presentato ufficialmente a Palazzo San Macuto a Roma dal presidente dell’Antimafia Francesco Forgione, alla presenza del presidente del Senato, Franco Marini, del vice-ministro Marco Minniti e del procuratore antimafia Pietro Grasso. Un sito, ha spiegato Forgione, ”che conferma il buon lavoro sul fronte della repressione della malavita organizzata, ma anche la coscienza ”che la lotta alla mafia non si può esaurire solo nell’attività investigativa e nelle aule di tribunale, ma passa attraverso la costruzione di una cultura della legalità che parte dalle scuole. Il nuovo sito internet - ha proseguito il presidente dell’antimafia - è stato concepito non solo in ‘uscita’ con una massa di informazioni e documentazioni, ma anche in ‘entrata’, perchè ospiterà interventi e contributi di scuole e singoli ragazzi o insegnanti, mettendo in rete le esperienze e le diverse iniziative nella lotta alla mafia. E` una lotta che non si può fare se i giovani non acquisiscono una cultura e una coscienza critica.”

di Marisa Figurato

tratto da neapolis.blog.rai.it

per vedere il video realizzato da NEAPOLIS clicca qui.

per raggiungere lo SPORTELLO ANTIMAFIA clicca qui.


2007-12-14

NEW YORK - Giornata storica per gli avversari della pena di morte in America: il New Jersey ha votato l'abolizione delle esecuzioni diventando il primo stato americano a mandare in pensione il boia da quando nel 1976 la Corte Suprema autorizzò la ripresa delle esecuzioni.
La Camera del New Jersey ha votato per 44 a 36 l'abolizione della pena di morte dopo che la misura era già stata approvata lunedì dal Senato dello stato. L'effetto pratico della storica decisione è quello di salvare la vita agli otto detenuti che si trovano nel braccio della morte, che vedranno trasformata in ergastolo la loro condanna.
Del resto era dal 1963 che non venivano più effettuate esecuzioni nel New Jersey anche se la camera della morte era stata riaperta nel 1982. Il governatore del New Jersey Jon Corzine, un democratico contrario alla pena capitale, aveva promesso di ratificare il provvedimento che commuterà le esecuzioni nel carcere a vita per gli otto detenuti in attesa di comparire davanti al boia. Ma l'effetto più ad ampio raggio del parlamento del New Jersey è quello di dare ancora più dinamismo al movimento che si batte negli Stati Uniti per ottenere l'eliminazione totale del boia.
La Corte Suprema ascolterà il mese prossimo le due parti nella vertenza legale che potrebbe portare ad una sentenza ancora più importante dovendo decidere sulla legalità delle iniezioni letali. E la prossima settimana sarà l'Assemblea Generale dell'Onu a votare, il 18 dicembre, sulla proposta di moratoria sulla pena di morte promossa dall'Italia e giunta adesso al traguardo finale. Sono tutti segnali che mostrano come il partito degli avversari della pena di morte stia diventando ormai maggioritario sia a livello internazionale sia in un paese come gli Stati Uniti dove solo 13 stati non avevano finora le pena di morte nei loro ordinamenti.
Adesso, con la decisione del New Jersey, sono diventati 14. Ma molti stati hanno di fatto sospeso le esecuzioni da quando la Corte Suprema aveva deciso a settembre di prendere in esame la costituzionalità dell'uso delle iniezioni letali facendo scattare una moratoria di fatto sulle esecuzioni.
Da allora infatti tutte le richieste dei legali di condannati di rinviare le esecuzioni, in attesa della decisione della Corte Suprema sulla costituzionalità delle iniezioni, sono state accolte. La moratoria di fatto sulle esecuzioni negli Usa ha bloccato a 42 il numero delle vittime del boia quest'anno negli Stati Uniti.

tratto da ansa.it

sabato 8 dicembre 2007

Il Caso Ilaria Alpi

tratto da www.ilariaalpi.it

20 MARZO 1994 - A Mogadiscio, un commando somalo uccide Ilaria Alpi, inviata del Tg3 Rai, e l'operatore Miran Hrovatin, in Somalia per seguire la guerra tra fazioni che stava insanguinando il Paese africano e le operazioni militari lanciate dagli Usa con il nome di "Restor Hope", con l'appoggio di numerose nazioni alleate, compresa l'Italia, per porre fine alla guerra interna e ristabilire un minimo di legalità nel disastroso scenario somalo.
22 MARZO 1994 - La Procura di Roma apre un'inchiesta. .
4 LUGLIO 1994 - Il padre della giornalista, Giorgio Alpi, parla di esecuzione, ricordando che la figlia, poco prima di morire, aveva intervistato il sultano di Bosaso e aveva annotato tutto su un taccuino poi scomparso. .
9 APRILE 1995 - Il sultano di Bosaso, Abdullahi Mussa Bogar, risulta tra gli indagati quale mandante del delitto. La sua posizione sarà però archiviata. .
20 MARZO 1996 - Il Procuratore capo di Roma, Michele Coiro, affianca, nell'inchiesta, al dottor De Gasperis il dottor Giuseppe Pititto. .
4 MAGGIO 1996 - Giuseppe Pititto dispone la riesumazione della salma di Ilaria, l'autopsia e nomina consulenti medici e balistici. .
25 GIUGNO 1996 - Per la seconda perizia balistica il colpo contro Ilaria Alpi fu sparato a bruciapelo da una certa distanza. Alla stessa conclusione arriva la terza perizia il 18 novembre 1997. Per i periti si trattò di un'esecuzione.
DAL NOVEMBRE 1996 la Procura della Repubblica di Asti, specializzata in reati come il traffico internazionale di rifiuti tossici e radioattivi in partenza ed in transito dall'Italia, ha a disposizione una copiosa documentazione che contiene nomi e fatti, ed evidenzia numerose circostanze legate a questi traffici, comprese le generalità dei faccendieri che li dirigono nell'ombra, gli intrecci con i mercanti d'armi e perfino la mappatura completa che dimostra come ai tempi dell'omicidio tutto convergesse sulla Somalia, oltre che sui territori di altri Paesi dell'Africa costiera. Questa documentazione sembra scomparsa nel nulla, forse dimenticata anche dalla stessa Commissione Parlamentare sul traffico dei rifiuti. Ilaria Alpi era già stata in Somalia prima del 1994, e conosceva bene la situazione.
15 LUGLIO 1997 - Il Procuratore capo dottor Salvatore Vecchione avoca a sé l'inchiesta, affiancato dal dottor Franco Jonta. Questa decisione avviene due giorni prima dell'arrivo a Roma di due testimoni oculari: l'autista e la guardia del corpo di Ilaria. L'arrivo dei due testimoni era stato organizzato dal dottor Pititto con la collaborazione della Digos di Udine.
12 GENNAIO 1998 - Viene arrestato per concorso nel duplice omicidio il somalo Hashi Omar Hassan, a Roma da due giorni per testimoniare alla commissione sulle presunte violenze dei soldati italiani in Somalia. Hassan è identificato dall'autista di Alpi.
18 GENNAIO 1999 - Comincia il processo ad Hassan.
9 LUGLIO 1999 - Hassan è assolto. Il pm aveva chiesto la condanna all'ergastolo.
24 NOVEMBRE 2000 - La corte d'Assise d'Appello di Roma condanna all'ergastolo Hashi Omar Hassan. Il somalo viene riconosciuto come uno dei sette componenti del commando che ha ucciso Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
10 OTTOBRE 2001 - La prima sezione penale della Cassazione annulla la sentenza impugnata ''limitatamente all'aggravante della premeditazione e al diniego delle circostanze attenuanti generiche''.
10 MAGGIO 2002 - Si apre il processo d'appello bis davanti alla corte d'Assise d'Appello di Roma presieduta da Enzo Rivellese.
24 GIUGNO 2002 - Il sostituto procuratore generale Salvatore Cantaro chiede la conferma dell'ergastolo per Hassan. ''È provato - afferma - che Hassan era uno dei sette componenti del commando che attese Ilaria e Miran per due ore''.
28 MARZO 2003 - Esce il film di Ferdinando Vicentini Orgnani "Il più crudele dei giorni", con Giovanna Mezzogiorno nella parte di Ilaria. Merito del film è quello di riportare l'attenzione sul caso Alpi.
6 GIUGNO 2003 - Alla nona edizione del Premio Ilaria Alpi, a Riccione, il deputato dei Ds, Valerio Calzolaio, annuncia di aver depositato a nome di esponenti di tutti i gruppi parlamentari, da An a Rifondazione Comunista, la proposta di istituire una Commissione d'Inchiesta sull'omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin .
31 LUGLIO 2003 - Viene istituita con deliberazione della Camera dei deputati la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
21 GENNAIO 2004 - Si insedia la Commissione parlamentare d'inchiesta. L'istituzione della Commissione parlamentare d’inchiesta è giunta dopo dieci anni di verità sospese sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Fino ad ora, infatti, sul caso è emerso solo qualche brandello di verità ufficiale.
28 FEBBRAIO 2006- La Commissione Parlamentare d'inchiesta ha chiuso i lavori. All'interno della Commissione i deputati di maggioranza hanno approvato le conclusioni proposte dal Presidente Carlo Taormina, mentre l'opposizione non ha approvato il documento. I componenti di centrosinistra hanno prodotto un Rapporto di Minoranza; mentre il deputato dei Verdi Mauro Bulgarelli ha presentato una terza relazione sulle conclusioni a cui la Commissione è giunta in due anni di lavoro.
AGOSTO-SETTEMBRE 2005- Per tenere viva l'attenzione sul caso, nell'agosto e nel settembre 2005, l'Associazione Ilaria Alpi/Comunità Aperta è andata in Somalia, realizzando un viaggio sulle tracce di Ilaria e Miran. Dal viaggio sono nati un reportage giornalistico e una mostra fotografica.
03 GIUGNO 2006 - L'Associzione Ilaria Alpi scrive al Presidente del Consiglio Romano Prodi,affinchè il Governo si attivi per fare piena luce sulla morte dei due giornalisti Ilaria Alpi e MIran Hrovatin.Segnalando che nel corso della serata di apertura della XII edizione del Premio Ilaria Alpi, il Presidente dela SOmalia Abdulhai Yusuf Ahmed ha riconfermato la volontà del suo governo di collaborare con quello italiano
20 GIUGNO 2006 - Il Presidente del consiglio Romano Prodi riceve Giorgio e Luciana Alpi. Romano Prodi si è assunto un "serio impegno" con i genitori della giornalista Ilaria Alpi, per valutare le modalità e la base per riavviare un ragionamento sulle circostanze della morte di Ilaria e di Miran
18 LUGLIO 2006 - Dopo Romano Prodi,a nche il presidente della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti, ha ricevuto Giorgio e Luciana Alpi. Il neo presidente della Camera ha confermato l'interesse da parte del Governo per il caso Alpi-Hrovatin
25 GIUGNO 2007 - La Commissione Esteri del Senato della Repubblica sta valutando e mettendo in evidenza gli elementi che motivano la costituzione di una nuova commissione d'inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, ha udito Luciana Alpi e Mariangela Gritta Grainer in rappresentanza dell'Associazione Ilaria Alpi
10 LUGLIO 2007 - Il Pm Franco Ionta, titolare del procedimento sul caso Alpi/Hrovatin presso la Procura di Roma, ha chiesto in data 12 giugno scorso l'archiviazione del caso. L'impossibilità di identificare i responsabili degli omicidi di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin al di fuori di Hashi Omar Hassan, il miliziano somalo condannato a 26 anni di reclusione per il duplice omicidio avvenuto a Mogadiscio il 20 marzo 1994, sono le motivazioni sostenute dal Pm

03 DICEMBRE 2007 - CASO ALPI: RESPINTA RICHIESTA D'ARCHIVIAZIONE

Ilaria Alpi, una storia ancora da raccontare



Video vincitore della sezione audiovisiva del concorso indetto dall'associazione Ilaria Alpi-Comunità aperta di Riccione e dall'associazione Il Filo d'Arianna di Perugia nell'ambito del Festival Internazionale del giornalismo di Perugia, 21-25 marzo 2007.

ILARIA ALPI: 'OMICIDIO SU COMMISSIONE'


03 DICEMBRE 2007

ROMA - "Da un'analisi complessiva degli elementi indiziari fino ad oggi raccolti dagli inquirenti la ricostruzione della vicenda più probabile e ragionevole appare essere quella dell'omicidio su commissione". Con questa motivazione il gip di Roma Emanuele Cersosimo, secondo quanto riferito dall'avvocato Domenico D'Amati, ha respinto la richiesta di archiviazione dell'inchiesta sugli omicidi di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, avvenuti a Mogadiscio il 20 marzo 1994 ed accolto l'istanza della famiglia dell'inviata del Tg3 nella quale si chiedeva di svolgere nuove indagini.


Secondo il gip Cersosimo, Alpi e Hrovatin, alla luce degli elementi emersi, potrebbero essere stati uccisi per impedire che le notizie da loro raccolte "sui traffici di armi e di rifiuti tossici avvenuti tra l'Italia e la Somalia venissero a conoscenza dell'opinione pubblica italiana". Nel rinviare gli atti a Ionta il gip ha concesso sei mesi di tempo per completare gli accertamenti. Nel sollecitare nuovi accertamenti, il legale della famiglia Alpi, D'Amati, aveva sostenuto che "ci sono le prove per sostenere che Ilaria è stata assassinata perché aveva scoperto i meccanismi illeciti di un traffico di armi e di dazioni di denaro legate all'affaire della cooperazione in Somalia". Per questo era stato chiesto che per le nuove indagini venissero utilizzate anche le informazioni raccolte dalla commissione parlamentare di inchiesta, ora sciolta, presieduta da Carlo Taormina. La richiesta di archiviazione formulata dal procuratore aggiunto Ionta riguardava lo stralcio dell'inchiesta conclusasi con la condanna del miliziano somalo Hashi Omar Hassan a 26 anni di reclusione per il duplice omicidio.

tratto da www.ansa.it

WEEK-END SAHARAWI



Vi segnaliamo due interessanti iniziative organizzate a Ferrara da OltreConfine, associazione con cui abbiamo collaborato alla realizzazione del ciclo di incontri "Esperienze di lotta e democrazia dal basso".


Sabato 8 dicembre h 21.15
presso "Spazio Zero", Via Buonporto n°1
Performance di danza:
"Tindouf-El Ayun, biglietto di ritorno"
Regia: Giacomo Sacenti, Puntozero
Danza: Martina Bosi, Miriam Costa, Maria Luisa Cedano, Laura Pizzirani, Elisa Vanino, Romina Zangirolami

Domenica 9 dicembre h 19.00
Serata saharawi
Café de la paix, Piazzetta Corelli 24/25
- presentazione del calendario Saharawi 2008;
- mostra fotografica: fotografie scattate dai bimbi
Saharawi e dai volontari di Oltreconfine
- aperitivo solidale

sabato 1 dicembre 2007

IL BEL PAESE VISTO ATTRAVERSO LA MACCHINA DA PRESA




A cura dell’associazione Officina

IL BEL PAESE VISTO ATTRAVERSO LA MACCHINA DA PRESA

Cineforum Officina novembre_dicembre 2007

LAMERICA
regia di Gianni Amelio

Martedì 4 Dicembre Ore 21.00,
Facoltà di Giurisprudenza, Aula 11


introduce_ prof. Alessandro Bernardi

INGRESSO GRATUITO


per la locandina clicca qui.