giovedì 21 febbraio 2008

Libera RAI in libero Stato



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Fonte: Arcoiris

PROPOSTA PER IL NUOVO CONTRATTO DI SERVIZIO RAI
"LIBERARE GLI ARCHIVI DEL SERVIZIO RADIOTELEVISIVO PUBBLICO"
"Vorremmo che tutto l'archivio RAI
fosse sempre accessibile via Internet
gratuitamente a scopo non commerciale
per tutti gli individui."

Premessa

* Le reti digitali pongono una nuova sfida al servizio pubblico radiotelevisivo: permettono a chiunque di avere accesso, nel momento e dal luogo da lui scelto, alle informazioni ed alle opere creative che desidera tra quelle disponibili attraverso le reti digitali. Questa possibilità offerta dalla tecnologia è un'occasione di crescita creativa e culturale per l'Italia, per gli Italiani e per tutti gli individui. E' quindi un obiettivo culturale e sociale fondamentale quello di mettere a disposizione di tutti gli individui contenuti liberamente utilizzabili per fini non commerciali.
* La RAI deve raccogliere questa sfida assolvendo in modo pieno alla propria funzione di servizio pubblico e aggiornando la propria offerta di servizi alle nuove possibilità offerte dalla tecnologia. La RAI infatti dispone di uno straordinario patrimonio di contenuti. Dal 1954, oltre 50 anni di storia d'Italia, di programmi, notizie, documentari, personaggi e opere d'autore che hanno formato e informato generazioni di italiani attraverso la televisione di Stato (quando monopolista) e il servizio pubblico sono tuttora in buona parte "chiuse" nelle Teche Rai.

Servizio pubblico, contenuti pubblici

* Una parte importante di questi contenuti può già essere messa a disposizione degli individui perché la RAI detiene pieni diritti di diffusione attraverso le reti digitali di questi contenuti (o perché sono ormai nel pubblico dominio, o perché ha precedentemente acquisito dagli aventi diritto la facoltà di diffonderli e/o consentirne la modifica). L'OCSE ha recentemente riconosciuto l'importanza di mettere a disposizione di tutti gli individui contenuti pubblici. In Gran Bretagna, la BBC ha già percorso con successo la strada di mettere a disposizione dei cittadini britannici gratuitamente una parte dei propri archivi (attraverso licenze Creative Archives).
* Il denaro pubblico speso negli anni per realizzare la preziosa collezione di contenuti della RAI, patrimonio culturale e memoria collettiva di tutti gli Italiani, trova la sua più nobile capitalizzazione nel mettere a disposizione di tutti gli individui quei contenuti.
Al tempo stesso, il servizio pubblico potrebbe avere un ritorno sfruttando commercialmente i siti internet delle teche (Rewind, Raiclick, Techerai) e offrire servizi per esigenze specifiche.
* Chiediamo pertanto che, attraverso il nuovo Contratto di Servizio, la RAI adotti le misure più adatte per raggiungere lo scopo di mettere a disposizione di tutti gli individui, gratuitamente, il proprio archivio col fine di consentire, a qualunque individuo di accedere a, copiare, elaborare senza scopo commerciale, nella massima misura possibile (tenendo conto dei legittimi diritti dei terzi) i contenuti dell'archivio RAI.
* E in particolare:
o assumere questo scopo tra le proprie funzioni ed obiettivi istituzionali,
o adottare per il futuro le politiche di procurement dei diritti più utili per massimizzare il raggiungimento dello stesso scopo.

Promotori:

* Amisnet
* Arcoiris.tv
* Assoli (Associazione Software Libero)
* Cani sciolti
* Carta
* CRIS-Diritti di comunicazione nella società dell'informazione
* Hipatia
* Il Secolo della Rete
* Linkati.info
* Luogo Comune
* LSDI - Libertà di Stampa Democrazia dell'Informazione
* Megachip
* Peacelink
* Perunaltratv
* Sbilanciamoci
* Tavola della Pace e campagna "Vogliamo di +"

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