venerdì 25 gennaio 2008

Per non dimenticare

Anche noi vogliamo ricordare, nel Giorno della Memoria.
Quello che vogliamo ricordare, però, non è accaduto durante la Seconda guerra mondiale, ma in epoca ben più recente.

Nel novembre del 2004, l'attacco statunitense alla città di Falluja, in Iraq, costò la vita a migliaia di persone, in gran parte assassinate con un'arma particolarmente letale, il fosforo bianco.
E' stato fatto di tutto dalle autorità militari americane per occultare ciò che è accaduto in quei giorni, quando perfino alla Mezzaluna rossa fu impedito di entrare in città a soccorrere i feriti.
Vi proponiamo quindi l'interessantissima inchiesta "Falluja, la strage nascosta" di Sigfrido Ranucci.

Per ricordare, ma soprattutto per non dimenticare, in questo rumoroso silenzio.



Fosforo bianco

Fonte: Wikipedia

Il fosforo bianco è una delle tre forme allotropiche del fosforo. È un solido molecolare costituito da tetraedri P4, uniti da forze di Van der Waals. La distanza P-P nei tetraedri è 2,21 Å con angoli di 60°: questo genera tensioni interne alla struttura di circa 100 kJ/mol, che la rendono la meno stabile delle forme allotropiche. È di aspetto ceroso, fonde a 319,25 K (44,1°C) formando un liquido incolore che bolle a 555 K (282 °C). È tossico per ingestione e inalazione, provoca necrosi ossea e viene conservato sott'acqua o azoto in quanto a 313 K (40 °C) brucia nell'aria.

Utilizzo del fosforo bianco come arma chimica [modifica]

Il fosforo bianco a contatto con l'ossigeno presente nell'aria produce anidride fosforica generando calore. L'anidride fosforica reagisce violentemente con composti contenenti acqua e li disidrata producendo acido fosforico. Il calore sviluppato da questa reazione brucia la parte restante del tessuto molle. Il risultato è la distruzione completa del tessuto organico.

È utilizzato nelle bombe incendiarie al fosforo, le quali, secondo le convenzioni internazionali, possono essere utilizzate solamente a scopo di illuminazione, per spaventare o per nascondere le proprie truppe. L'utilizzo di tali ordigni durante alcune fasi della guerra in Iraq da parte delle truppe USA è stato al centro di polemiche, scaturite nel novembre 2004 da un servizio giornalistico di Sigfrido Ranucci per Rainews24. Il cocktail che solitamente viene adoperato negli ordigni a base di questo reagente è coperto da segreto militare, tuttavia il solo fosforo bianco tatticamente può venire utilizzato per far uscire allo scoperto un nemico appostato in un luogo ben riparato, a causa delle ustioni, per poi usare munizioni convenzionali. Altro utilizzo del fosforo bianco è la cortina fumogena, sfruttata per coprire la ritirata o impedire al nemico di avanzare, sebbene si tratti effettivamente di polveri sottili.

Nel gergo militare statunitense è conosciuto come Willy Pete (abbreviato anche in WP).

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