martedì 15 gennaio 2008

Minacce al Sole 24 Ore




Noi, la cronaca e le intimidazioni
f. de b.
13 Gennaio 2008

Chiedo scusa ai lettori se parliamo di noi. Ma episodi come quello accaduto ieri al nostro giornalista Nino Amadore non possono essere taciuti. Amadore è il cronista che segue da Palermo il tentativo di molti imprenditori coraggiosi di liberarsi dal ricatto quotidiano del “pizzo” e da storici e radicati tentacoli mafiosi.
I suoi articoli, e quelli di tanti altri colleghi del Sole 24 Ore, hanno dato corpo e sostegno a una nuova stagione di coraggio civile, sfociata nella decisione della Confindustria siciliana di espellere chi cede al “pizzo”. Venerdì sera Amadore ha presentato ad Agrigento, insieme al presidente dell'Unione industriale, Giuseppe Catanzaro, il suo libro La zona grigia, professionisti al servizio della Mafia (La Zisa editore) in cui si denunciano omertà, collusioni, quando non vere e proprie complicità, di esponenti del mondo economico e professionale siciliano con cosche e padrini.
Ieri mattina, nella città all'ultimo posto nella classifica del Sole-24 Ore del Lunedì fra le città capoluogo di provincia per sicurezza e vivibilità, Amadore ha trovato la sua auto seriamente danneggiata. Un gesto d'intimidazione non grave ma significativo nei confronti di un collega impegnato, insieme a esponenti della società civile che vivono ormai da mesi sotto scorta, in una quotidiana battaglia di civiltà. Amadore e «Il Sole 24 Ore» continueranno a fare il loro lavoro. Non ci sono alternative. Ogni piccolo cedimento, e lo sanno molti servitori dello Stato schierati sul fronte invisibile della lotta alla criminalità, è una grande vittoria di chi attenta alla legalità di un Paese che ne ha poca, pochissima.
L'episodio di Agrigento mi spinge a rivelare un altro episodio che ci riguarda, accaduto nelle scorse settimane e che in un primo momento ho preferito tenere riservato. Una busta con due proiettili è stata indirizzata alla direzione di questo giornale. Conteneva una serie di considerazioni, chiamiamole così, sull'inchiesta condotta da Roberto Galullo, un valido inviato che da mesi scrive sull'attività e sui legami economici della 'ndrangheta calabrese. Inutile dire che Galullo e «Il Sole 24 Ore», come sopra, continueranno a fare la loro pur piccola parte.

tratto da ilsole24ore.com

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